Erano partiti per una vacanza natalizia in Lapponia, ma dopo essere risultati positivi sono finiti in quarantena in un bagno dell'aeroporto di Helsinki. L'assurda vicenda ha coinvolto due giovani italiani, una ragazzo napoletano ed una ragazza di origini sarde, fermati al ritorno per l'Italia. Sono stati costretti a rispettare il periodo predisposto in caso di positività al virus, ma a far discutere è la "location" in cui i due hanno osservando la prima notte di isolamento: una toilette. 

L'onorevole Augusta Montaruli ha presentato un'interrogazione in merito al ministro degli Esteri Luigi Di Maio. L'esponente di FdI ha chiesto all'ex leader del MoVimento 5 Stelle "come voglia procedere sugli italiani positivi al coronavirus e bloccati negli altri Stati e approfondire in che modo sono stati e sono trattati". Buona parte del discorso della parlamentare gira attorno alla questione della "dignità". Del resto si parla di due giovani rinchiusi in un bagno anziché, magari, essere stati subito trasferiti in un albergo o in un'apposita struttura. 

"Il caso di due ragazzi che sono risultati positivi con tampone in aeroporto a Helsinki - ha fatto presente la Montaruli - merita un intervento dell'Italia: i nostri connazionali devono ricevere un trattamento rispettoso sia dal punto di vista della tutela della salute sia anche della loro dignità e rimanere chiusi in un bagno non è dignitoso". E aggiunge: "Il silenzio rischia di creare un precedente legittimante di altri trattamenti non adeguati nei confronti dei positivi che non sono ammissibili".

La vicenda, adesso, sembra evolversi per i due, che dopo giorni di attesa e una notte passata nel bagno dell'aeroporto finlandese sono stati alloggiati in un ostello e sono stati riforniti di alcuni generi di prima necessità. L'ambasciata italiana a Helsinki ha suggerito loro una piattaforma locale dalla quale è possibile accedere a fornitori di cibo da asporto, di farmaci, presidi sanitari, detergenti ed altri generi. In una lettera spedita alla redazione del sito Fanpage.it hanno raccontato la loro disavventura. 

"Ci hanno fornito le indicazioni per lo smaltimento dei rifiuti, ci procureranno un asciugacapelli  e siamo in attesa di sapere se sarà possibile convalidare i biglietti dell’aereo che, a causa dell’isolamento coatto immediatamente dopo il tampone, non abbiamo potuto negoziare. Fisicamente stiamo bene - hanno rassicurato -. Valentina (la giovane sarda, ndr.) ha avuto un picco di febbre ieri sera che sembrava essere più una reazione fisica allo stress subìto che non una conseguenza del Covid visto che oggi già sta bene. Vi ringraziamo tutti per la vicinanza - hanno concludo -, per aver preso a cuore il nostro caso e di esserci stati vicini".