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Diventa definitiva la condanna pronunciata nell'ottobre scorso dalla Corte di Appello di Milano: dopo 5 ore di camera di consiglio, i giudici hanno ritenuto "irrilevanti" le questioni di incostituzionalità delle norme tributarie e respinto il ricorso della difesa di Silvio Berlusconi confermando, dunque, definitivamente la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per due anni nei confronti del Cavaliere.
I due anni di interdizione sono la pena accessoria collegata alla condanna a 4 anni di reclusione, 3 coperti da indulto, per frode fiscale comminata al leader di Forza Italia nell’ambito del processo Mediaset.
La pena ora è esecutiva e il leader di Forza Italia non si potrà candidare alle prossime elezioni Europee.
Il Cavaliere dovrà anche pagare le spese processuali.