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“Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo. Siamo in guerra contro i neonazisti. Nessuno può minacciarci, nemmeno con le armi nucleari”. Lo ha detto parlando al suo consiglio di sicurezza, in un discorso trasmesso in tv, il presidente Putin. “Stiamo raggiungendo gli obiettivi militari”, ha continuato. "L'operazione speciale in Ucraina è condotta in accordo con i nostri programmi. Stiamo raggiungendo gli obiettivi e avendo successo".
“I nostri militari forniscono corridoi sicuri per i civili", ha dichiarato Putin, ma "i neonazisti ucraini lo impediscono e stanno trattando i civili come scudi umani". Il presidente ha sottolineato che “i militari russi” sono “eroi che lottano per la pace, il Donbass e la denazificazione”.
Le dichiarazioni del presidente russo sono arrivate dopo le parole del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Questa guerra va fermata", ha detto. "Non è che voglio parlare con Putin. Io devo parlare con Putin". "Temo per la vita dei miei familiari", ha ribadito, ringraziando "i Paesi che ci hanno fornito armi": ma "forse il mondo ha agito troppo tardi", ha aggiunto.
Intanto, sono è in corso il secondo round dei colloqui tra Russia e Ucraina.