Quattro ragazzi italiani, tra i 21 e i 24 anni, sono rimasti bloccati a Mosca. Studiano Affari internazionali nella capitale russa al Mgimo, l'università del Ministero degli Affari Esteri, per conto della Luiss, e nelle prossime ore dovrebbero riuscire a prendere treni e bus per poter tornare a casa.

"Prima che Putin riconoscesse il Donbass abbiamo chiamato il consolato russo per capire se fosse il caso di ripartire, ma ci hanno detto di stare tranquilli - spiega Livia - La nostra università, la Luiss, ha sentito il consolato a San Pietroburgo. Da lì ci è stato 'caldamente' consigliato di partire con un volo stasera alle 16 diretto a Roma. Ma poi lo spazio aereo italiano è stato chiuso e ci siamo guardati pensando a come fare per tornare dalle nostre famiglie".

Gli studenti sono stati quindi costretti a cambiare piano: "Domani sera prenderemo un treno notturno che parte da Mosca e arriva a San Pietroburgo. Da lì saliremo su un bus privato di una compagnia estone alla volta di Tallin. Il 2 marzo partiremo finalmente per Roma".