Le distanze tra i membri della famiglia reale britannica aumentano e così proprio nel giorno in cui il principe Harry è comparso nuovamente nella scena pubblica di Londra, ma senza tuttavia poter incontrare il sovrano genitore, è stato annunciato il conferimento al fratello maggiore William, erede al trono, di un titolo onorifico militare che - per curriculum, e in circostanze diverse - sarebbe forse dovuto spettare a lui.

Padre e figlio - separati da un oceano fin dallo strappo con cui il duca di Sussex decise nel 2020 di trasferirsi negli Usa con la consorte Meghan, a costo di dover rinunciare al ruolo di membro senior "attivo" della dinastia - si sono ritrovati nel pomeriggio a un tiro di schioppo l'uno dall'altro, nel cuore di Londra, sotto le volte di due imponenti luoghi-simbolo della capitale. Eppure non si sono nemmeno sfiorati. Stavolta per scelta del monarca (o di chi lo circonda) dopo che in passato era stato Harry a "rifiutare la mano tesa" nella narrazione dei media.

Il principe cadetto, sbarcato ieri in patria da solo, senza Meghan e i figlioletti Archie e Lilibet, aveva fatto sapere alla vigilia d'essere rimasto in contatto costante col padre dopo essersi precipitato a visitarlo a febbraio, non appena saputo della diagnosi di cancro. Ma l'ipotesi d'un nuovo faccia a faccia non s'è concretizzata, a causa dalla "fitta agenda d'impegni" di Sua Maestà. Mentre a Harry non è rimasto che affidare a un portavoce un messaggio conciliante ("il duca è ovviamente a conoscenza degli impegni di suo padre e di varie altre priorità e spera di vederlo presto"), e dedicarsi alla sua agenda originale: la partecipazione alle cerimonie del decimo anniversario degli Invctus Games, giochi internazionali paralimpici per militari e veterani resi disabili da ferite di guerra o incidenti di servizio (di cui egli è patrono fin dalla fondazione), culminate in un rito solenne fra le navate di St Paul Cathedral.

Evento svoltosi sotto le luci dei riflettori e della curiosità dell'opinione pubblica, ma al quale il secondogenito del sovrano ha presenziato - fra commilitoni, organizzatori, autorità varie e figure più o meno note - senza avere accanto nessun altro reale. Pensoso a tratti, al di là degli applausi o dei sorrisi di circostanza, e col sostegno invece del conte Charles Spencer: fratello di lady D e in passato nemico giurato di casa Windsor.

Intanto il 75enne re Carlo, tornato una decina di giorni fa a svolgere impegni ufficiali esterni malgrado le terapie anti-tumorali a cui continua a sottoporsi, trascorreva le stesse ore nella residenza istituzionale di Buckingham Palace, a pochi chilometri di distanza. Dedicando il pomeriggio, con l'inseparabile regina Camilla al fianco, a uno dei tradizionali 'garden party' a inviti, riservati a qualche centinaio di sudditi nei giardini del palazzo, in un clima apparentemente rilassato e sorridente; oltre che all'udienza settimanale del primo ministro. Appuntamenti ritenuti evidentemente sufficienti a giustificare l'impossibilità d'inserire un incontro con Harry, data anche la rigidità del protocollo reale. Ma comunque commentati alla stregua di "uno smacco" per il duca dai tabloid della destra populista più ostili ai Sussex.

Giornali come il Mail o il Sun, bersaglio fra l'altro di azioni legali intraprese a ripetizione dinanzi alla giustizia britannica dal figlio minore di Diana; e che interpretano inoltre come "un'umiliazione" aggiuntiva nei confronti del cadetto la decisione di Carlo - annunciata giusto oggi dal cerimoniale di corte - di trasmettere a William il grado onorifico di colonnello dell'Army Air Corps. Unità di elicotteristi laddove entrambi i fratelli hanno a suo tempo prestato servizio, ma alle cui insegne il secondogenito è in realtà molto più legato del primo: se non altro per avervi svolto missioni di guerra (a differenza del maggiore, tenuto al riparo da rischi troppo diretti in quanto delfino) come copilota di elicotteri da combattimento Apache in due diversi periodi di missione al fronte in Afghanistan, fra il 2008 e il 2013.

Un passato ormai remoto, del resto, per l'ex "giovane principe". Pronto già domani a ripartire per un altro evento legato agli Invictus Games, ma in Nigeria, dove a riceverlo con tutti gli onori sarà lo stato maggiore dell'esercito locale. E dove, a debita distanza da Londra, si riunirà pure con Meghan, prima di prendere la via del ritorno verso l'autoesilio dorato californiano di Montecito.

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