Il Ministero spagnolo della Gioventù e dell'Infanzia ha fatto appello all'Unità per i Minori della Procura Generale dello Stato per garantire la protezione del figlio minore di Juana Rivas. Questo appello è avvenuto poco prima del previsto ritorno del bambino in Italia, fissato per l'8 gennaio, dopo le vacanze natalizie trascorse in Spagna con la madre e il fratello maggiore. Il Ministero, guidato da Sira Rego, ha espresso preoccupazione per i timori del bambino riguardo al suo rientro e ha sollevato la questione di una possibile violazione dei suoi diritti.

In una comunicazione con la procuratrice Teresa Gisbert Jordà, citata da Publico online, la Ministra Rego ha dichiarato di aver discusso con il bambino e di aver preso nota delle sue preoccupazioni. Nonostante il previsto rientro del bambino in Sardegna entro il 2 gennaio, come stabilito dalla Corte d'Appello di Cagliari, attualmente il minore si trova ancora in Spagna.

Lo studio legale Aranguez Abogados, che rappresenta la madre, ha esplorato tutte le opzioni legali disponibili per evitare il rientro del bambino in Italia. Dopo che il tribunale di Granada si è dichiarato incompetente per adottare misure cautelari di protezione, i legali si sono rivolti alla Procura di Granada chiedendo che il minore sia ascoltato da un'autorità giudiziaria.

La Procura delegata per la violenza di genere ha sostenuto l'urgente necessità di ascoltare il bambino per valutare eventuali rischi per il suo benessere. In caso di conferma di una situazione a rischio, è stata richiesta la temporanea custodia della madre, in attesa delle decisioni definitive delle autorità italiane competenti. Il magistrato di turno ha ordinato l'audizione immediata del minore, come riportato dallo studio legale Aranguez che rappresenta Juana Rivas.