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È il caso di contrabbando più drammatico degli ultimi tempi. Le autorità della dogana di Hong Kong hanno definito così lo sconvolgente ritrovamento di 26 tonnellate di pinne tagliate da 38.500 squali. La spedizione illegale era nascosta in 300 sacchi di nylon suddivisi in due container approdati sull'isola a dieci giorni di distanza, entrambi provenienti dall'Ecuador.
Sul mercato nero, il valore delle pinne di squalo è di oltre 1,1 milioni di dollari. La scoperta è certamente stata un duro colpo per le organizzazioni criminali che gestiscono la mattanza e la vendita sul mercato asiatico.
«Ogni spedizione composta da 13 tonnellate ha superato il precedente record di sequestro di 3,8 tonnellate di pinne di squalo avvenute in tutto il 2019», ha spiegato il sovrintendente doganale Danny Cheung Kwok-yin ai giornali locali. Questo carico di pinne essiccate ha causato la morte di almeno 31 mila Thresher shark, squalo lamniforme della famiglia degli alopidi, e 7.500 grandi squali seta.
«È sconvolgente vedere un caso così grande di contrabbando in città», ha commentato Gloria Lai Pui-yin del Wwf di Hong Kong. «Dobbiamo rimanere vigili e garantire una migliore supervisione». Le indagini sono in corso: per ora il proprietario della società logistica di Hong Kong a cui erano diretti i container è stato arresto ed è in libertà su cauzione.