PHOTO
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato lo stato d’emergenza a causa delle ventila tonnellate di diesel fuoriuscite dalla cisterna di una centrale nucleare che hanno invaso il fiume Ambarnaya.
Il disastro ambientale è avvenuto vicino a Norilsk, nella regione del Krasnojarsk della Siberia settentrionale. Il carburante ha colorato il fiume di rosso ed è arrivato a circa 12 chilometri dal luogo dell’incidente. In tutto, il gasolio avrebbe contaminato un’area di circa 350 chilometri quadrati.L'incidente risale al 29 maggio scorso ma il governatore della regione di Krasnoyarsk, Aleksandr Uss, ha detto di esserne venuto a conoscenza solo due giorni dopo, cioè domenica, dalle "informazioni allarmanti" provenienti dai social media.
Per questo motivo, in una videoconferenza trasmessa in tv, Putin ha rimproverato il direttore della Ntek, la società che gestisce la centrale ed è controllata dalla Norilsk Nickel, leader mondiale della produzione di nickel e palladio. "Perché - ha chiesto Putin - le agenzie governative hanno saputo di questo solo due giorni dopo i fatti? Dobbiamo saperlo dai social media?" Putin ha detto di aver dichiarato lo stato di emergenza federale per concentrare quante più risorse possibile nell'operazione di decontaminazione.