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" Un tempo si attribuiva molta importanza alla genetica, oggi invece sappiamo che anche i fattori ambientali giocano un ruolo cruciale nell'insorgenza della miopia ", con queste parole il professor Paolo Nucci, direttore della clinica universitaria dell'Ospedale San Giuseppe di Milano, nel 2017 rese pubbliche durante un congresso le prime proiezioni sul futuro della vista delle persone, ma oggi uno studio pubblicato sulla rivista 'Ophthalmology' da esperti di Brien Holden Vision Institute, University of New South Wales Australia e Singapore Eye Research Institute lo conferma: entro 35 anni la metà della popolazione mondiale sarà miope .
Una delle cause principali sarebbe da ricercare nella diffusione di smartphone e tablet , " affaticano il muscolo ", perché " richiedono un costante sforzo di focalizzazione da vicino ". La patologia si sviluppa nella maggior parte dei casi in età scolare e si può prevenire, stando al protocollo dall'Università del Salento, giocando all'aperto, preferendo tv e consolle ai device e illuminando gli ambienti .
Se le abitudini di vita non cambieranno, si stima che la metà della popolazione mondiale sarà affetta da miopia entro il 2050 e oltre un quinto correrà un rischio di cecità .
Gli esperti suggeriscono una pianificazione di interventi di prevenzione e di cure oculistiche. " Dobbiamo assicurare visite oculistiche regolari da un optometrista o un oculista, preferibilmente ogni anno, in modo che possano essere intraprese strategie ad hoc in caso di rischi ".