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Un satellite in disuso della NASA, lanciato 40 anni fa, è in caduta libera e incontrollata verso la Terra. Attualmente non è possibile stabilire con precisione dove precipiterà. Ne parla Fanpage in un articolo di Andrea Centini.
L'Earth Radiation Budget Satellite (ERBS), progettato per studiare le radiazioni sulla Terra, gli aerosol e i gas della stratosfera, venne lanciato il 5 ottobre 1984 dallo Space Shuttle Challenger. Il satellite era stato disattivato dall'agenzia aerospaziale statunitense il 14 ottobre del 2005 e da allora è in lenta ma costante caduta verso il nostro pianeta.
Come informa Fanpage, secondo l'ultimo bollettino rilasciato dal Center for Orbital Reentry and Debris Studies (CORDS) di Aerospace Corporation, lo schianto è previsto alle ore 3,49 UTC (che in Itali corrispondono alle 4,49 in Italia) di lunedì 9 gennaio, con un margine di errore di più o meno 13 ore.
Il territorio italiano, così come tutta l’Europa, non è esposto alla caduta di detriti, mentre sono a rischio quasi tutto il Nord America e il Sud America, l'Africa (ad eccezione di parte dei Paesi centro-settentrionali), tutto il Medio Oriente, l'Asia e l'Oceania. Con il passare delle ore gli scienziati sapranno determinare con maggiore precisione orario e luogo di impatto.
Il satellite ERBS, informa la NASA, pesa 5.400 libbre, ossia 2,4 tonnellate. La maggior parte di esso brucerà a contatto con l'atmosfera grazie al processo di ablazione – lo stesso alla base della formazione delle meteore -, tuttavia “si prevede che alcuni componenti sopravvivranno al rientro”. Si spera cada in mare e che non metta a rischio la vita di persone e animali.