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Aveva viaggiato da Barcellona a Valencia sullo stesso pullman che all'alba di ieri si è schiantato sulla via del ritorno, all'altezza di Tarragona.
Ma dopo aver partecipato alla "Cremà de las fallas de Valencia", uno studente sassarese di Economia, 26 anni, aveva deciso di trattenersi nella città in festa, ospite di alcuni amici.
Una scelta casuale, grazie alla quale lo studente non si trovava a bordo di quel mezzo al momento del drammatico incidente in cui hanno perso la vita 13 studentesse, sette delle quali italiane.
Il giovane è uno dei 15 studenti dell'Università di Sassari che si trova a Barcellona per il programma Erasmus.
Complessivamente, gli allievi dell'ateneo sassarese che si trovano attualmente in Spagna grazie allo scambio inter-universitario sono 130.
Un esercito scampato per miracolo alla tragedia di ieri mattina.
"Al momento non abbiamo notizie di nostri studenti coinvolti nell'incidente, li stiamo contattando da ieri notte, quando si è saputo che tra le vittime ci sono anche delle ragazze italiane, ma dobbiamo mantenere la massima prudenza", spiega Savio Regaglia, direttore dell'Ufficio relazioni internazionali dell'Università di Sassari.
"Siamo in contatto con l'Agenzia nazionale Erasmus e abbiamo attivato tutti i canali possibili - aggiunge - anche in collaborazione con la sezione di Sassari dell'associazione internazionale Erasmus student network". La presidente Esn dell'Università di Sassari, Alessandra Sechi, ha parole di grande vicinanza per la comunità studentesca internazionale, per le vittime dell'incidente e per le loro famiglie.
"La notizia ci ha scosso profondamente, quell'incidente ha trasformato in una tragedia un momento di svago e socializzazione, come quelli che organizziamo anche qui in Sardegna - spiega la studentessa - è profondamente ingiusto morire nell'anno più bello della propria vita".