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Per anni ha lavorato per il Tg russo nazionale più seguito nel paese ed è proprio all’interno di uno degli studi televisivi che Marina Ovsyannikova ha fatto irruzione. In mano un cartello con su scritto: “No war. Non credete alla propaganda. Vi stanno mentendo”.
Una scelta decisamente molto coraggiosa quella della giornalista che è stata immediatamente offuscata con la sovrapposizione di altre immagini non collegate all’argomento.
L’agenzia di stampa russa filogovernativa Tass ha spiegato che la donna è detenuta e potrebbe essere accusata di aver infamato le azioni delle forze armate di Mosca. Secondo la legge russa rischierebbe fino a 15 anni di carcere per “divulgazione di notizie false”. Ma a 10 ore dall'arresto non si hanno più sue notizie. L’Ong che si occupa di violazione di diritti umani ha annunciato la sua scomparsa.