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Un nuovo coronavirus proveniente dai pipistrelli è stato scoperto da un team di scienziati cinesi, che avvertono sul potenziale rischio di trasmissione da animali all'uomo, in quanto sfrutterebbe lo stesso recettore umano utilizzato dal Covid-19.
Lo studio, condotto da Shi Zhengli, conosciuta, come riporta oggi TgCom 24, come la "batwoman" per la sua ricerca sui coronavirus dei pipistrelli, è stato pubblicato dal "South China Morning Post". Anche per quanto riguarda il Covid-19 alcuni studi suggeriscono un collegamento iniziale nei pipistrelli e che il virus sia passato all'uomo passando attraverso un ospite animale intermedio.
La scoperta recente ha portato alla luce un nuovo ceppo del coronavirus HKU5, individuato per la prima volta in un pipistrello giapponese a Hong Kong, che appartiene al sottogenere dei merbecovirus, il quale comprende il virus della sindrome respiratoria mediorientale (Mers). Secondo gli esperti, si è dimostrato capace di legarsi all'enzima di conversione dell'angiotensina umano, lo stesso recettore utilizzato dal virus Sars-CoV-2, responsabile della pandemia da Covid-19, per penetrare nelle cellule ospiti.
La nuova scoperta ha inoltre evidenziato che il virus, una volta estratto da campioni di pipistrello, aveva la capacità di infettare cellule umane e aggregati di cellule o tessuti coltivati in laboratorio che imitavano organi respiratori o intestinali in miniatura.
Sebbene sia importante intensificare la sorveglianza del virus, si è constatato che la sua efficacia è "notevolmente minore" rispetto a quella del Covid-19 e che "il rischio di emergenza dell'HKU5-CoV-2 nelle comunità umane non dovrebbe essere esagerato".