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"La riunione di oggi è stata un passo importante verso un dialogo con i rappresentanti dell'impresa newyorkese: loro hanno in mente un progetto diverso ma noi faremo il possibile per ottenere la ricollocazione delle sculture di Costantino Nivola nel luogo originario". Queste le parole della presidente della Fondazione Nivola, Giuliana Altea, al termine della videoconferenza con i rappresentanti dell'impresa Pact Renaissance Collective di New York, che sta lavorando alla riqualificazione dell'area delle Wise Towers.
Qua, nelle torri residenziali nell'Upper West Side, negli anni '60 l'artista di Orani aveva realizzato un progetto di comunità per il quartiere. "La Fondazione ha richiesto informazioni sulla collocazione e lo stato dei cavallini rimossi e sul piano di ristrutturazione della piazza, che contiene altre importanti opere di Nivola - spiega la presidente -. Un graffito di circa 10 metri, un muro scolpito bifacciale, una fontana monumentale dalla forma di un diamante doppio e una statua tridimensionale. I cavallini si trovano attualmente in un deposito e, a seguito delle sollecitazioni della Fondazione Nivola e del largo fronte di opinione che si è generato, saranno restaurati probabilmente lanciando un crowdfunding".
"Per il futuro delle altre opere della piazza e la sua configurazione generale, la partita è ancora aperta - afferma -. La Fondazione Nivola ha richiesto e ottenuto di sospendere ulteriori azioni distruttive e di accompagnare l'impresa nello sviluppo dei piani per l'intervento". All'incontro hanno presenziato la direttrice del Museo Nivola Antonella Camarda e l'architetto Carl Stein, membro del comitato scientifico della Fondazione. Non si ferma nel frattempo la mobilitazione a difesa del progetto di Nivola, a favore del quale si è schierata anche Docomomo Italia, la maggiore associazione per la protezione del patrimonio architettonico modernista. Adesioni arrivate anche dal Circolo Shardana di New York e da altre associazioni di sardi nel mondo.