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Lo strappo separatista firmato da Mosca e dalle repubbliche filorusse del Donbass ha fatto sì che l'Onu convocasse immediatamente una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza.
"Le prossime ore e i prossimi giorni saranno critici. Il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi", afferma il sottosegretario agli Affari politici delle Nazioni Unite, Rosemary Dicarlo.
La Francia dichiara che continuerà "a fare pressione per una soluzione diplomatica nonostante la situazione sia drammatica".
Per gli Stati Uniti quello della Russia è stato non solo "un attacco all'Ucraina", ma "un attacco alla sovranità di ogni stato membro dell'Onu" che "avrà conseguenze rapide e gravi".
Pronto anche un ordine esecutivo che proibisce nuovi investimenti, attività commerciali e finanziarie da parte degli americani per, da o nelle cosiddette regioni separatiste dell'Ucraina. Il Regno Unito annuncerà oggi nuove sanzioni mentre l'Unione Europea ribadisce il suo 'incrollabile supporto all'indipendenza, alla integrità territoriale e alla sovranità dell'Ucraina e reagirà con sanzioni dirette nei confronti di chi è coinvolto in quest'azione illegale'. Dalla Cina, invece, arriva un invito a tutte le parti ad "esercitare moderazione".
"Tutti i Paesi - ha detto l'ambasciatore all'Onu, Zhang Jun - dovrebbero risolvere le controversie con mezzi pacifici in linea con la Carta delle Nazioni Unite". Per il Giappone la "Russia ha violato le leggi internazionali".