PHOTO
Alle 7:47 (l’1:47 in Florida) di questa mattina il razzo SLS e la sua capsula Orion sono partiti in direzione della Luna (video in basso). Si tratta della prima missione senza equipaggio del programma Artemis.
Il nome scelto per il nuovo programma lunare della Nasa è dedicato alla dea della mitologia greca Artemis. Nota anche come Artemide, la dea era sorella gemella di quell'Apollo che, a sua volta, aveva ispirato il nome delle prime missioni lunari statunitensi con lo storico primo passo dell'uomo sulla Luna, il 20 luglio 1969.
Artemis era la dea della caccia e divinità personificazione della Luna. Artemide era la dea degli animali selvatici, della foresta, del tiro con l’arco, dea delle iniziazioni femminili protettrice della verginità e della pudicizia. Ma non a caso - per la missione della Nasa con Esa e Asi partner- Artemis è la dea della Luna e identificata come la personificazione della Luna crescente, insieme a Selene (la Luna piena) ed Ecate (la Luna calante).
C'è anche tanta Italia a bordo della prima missione lunare Artemis 1 che vede in volo anche il cubesat italiano Argomoon, un gioiello della tecnologia spaziale made in Italy. A tenere altro il nostro tricolore nella nuova era di missioni lunari della Nasa, con Esa partner, è l'Asi che sottolinea come il nostro Paese abbia "un ruolo da protagonista con il settore spaziale italiano guidato dall'Agenzia Spaziale Italiana". Realizzato dalla torinese Argotec, l'Asi indica che il cubesat Argomoon è l'unico satellite europeo che andrà in orbita lunare.
Argomoon, continua l'Asi, è "un osservatore spaziale che riprenderà dall’esterno le tecnologie che voleranno su Sls". L'Agenzia guidata da Giorgio Saccoccia evidenzia inoltre che "la partecipazione italiana a questo programma si sviluppa anche grazie al fondamentale contributo e l'importante lavoro di cooperazione tra l'Agenzia Spaziale Italiana, l'industria italiana e le numerose piccole e medie imprese". "Il coinvolgimento dell’industria parte da Leonardo e Thales Alenia Space che hanno realizzato alcuni componenti del modulo di servizio europeo Esm (European Service Module) di Orion, prodotti per conto dall’Agenzia Spaziale Europea" ricorda l'Asi.