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Un minuto prima dell'implosione i passeggeri del sommergibile Titan sapevano che stavano per morire: è quanto sostiene l'ingegnere spagnolo José Luis Martín, secondo cui un guasto elettrico potrebbe aver fatto perdere stabilità al sottomarino, lasciandolo senza propulsione e facendolo precipitare verso gli abissi con l'oblò rivolto verso il basso.
Martín afferma che la caduta libera è iniziata a una profondità di circa 1.700 metri e l'implosione si è verificata intorno ai 2.500 metri per il rapido cambiamento di pressione, dunque, in quella frazione di tempo compresa tra 48 e 71 secondi, Hamish Harding, 58 anni, Shahzada Dawood, 48 anni, suo figlio Sulaiman Dawood, 19 anni, il pilota della marina francese Paul-Henry Nargeolet e il Ceo di OceanGate, Stockton Rush avrebbero capito che tragedia era imminente mentre erano al buio, ammassati gli uni sugli altri.
Il sommergibile Titan ha perso le comunicazioni con la sua nave di supporto domenica 18 giugno, durante una discesa verso il relitto del Titanic, a circa 105 minuti dall'immersione e a circa 400 miglia dalla costa di Terranova in Canada.