Una vera e propria odissea quella che ha visto protagonisti il 31enne Leonardo Lotti, affetto da sindrome di Down, fragile e cardiopatico, e la sua famiglia.

Come riporta Il Corriere, il giovane, i suoi genitori e un amico il 5 marzo scorso si apprestavano a fare ritorno in Italia dalle vacanza in Cambogia e in Thailandia, imbarcandosi sull’aereo della compagnia Qatar Airways che li avrebbe riportati prima a Doha poi a Roma.

Ma Leonardo è stato obbligato a scendere immediatamente dall’aereo con tutta la famiglia a causa di un attacco di vomito.

Sono venute le hostess dicendo che sarebbe intervenuto un medico – ha detto il padre di Leonardo a Il Corriere - invece ci hanno detto di scendere dall’aereo senza dare spiegazioni, ci hanno sfilato di mano i passaporti e le carte d’imbarco e ci hanno accompagnato celermente fuori consegnandoci i bagagli, dicendo che avremmo dovuto prenotare altri biglietti per un altro volo”.

Tutta colpa mia” ripeteva Leonardo, sconvolto dalla vicenda.

Dopo quattro giorni d’inferno passati in un albergo vicino all’aeroporto, i medici hanno certificato che Leonardo avrebbe potuto volare tranquillamente: niente Covid, nessun virus.

Perché allora è stato cacciato? “Abbiamo messo tutto in mano a un avvocato – dice il padre a Il Corriere – non vogliamo pietà, solo giustizia".

L’avvocata della famiglia Lotti, Cristina Pozzi, come riporta la testata, ha denunciato la compagnia aerea del Qatar e inoltrato una segnalazione all’Enac, ente che vigila nel settore dell’aviazione civile.