La guerriglia a Khartoum, in Sudan, non si ferma: scontri tra militari di Burhan e Hemedti, che avrebbero dovuto firmare un accordo per riportare la pace nel Paese.

La causa del confronto è legata all’ingresso dei paramilitari nell’esercito regolare, istituzione con un ampio potere politico ed economico nel Paese.

Le Nazioni Unite incoraggiano lo stop immediato delle ostilità così come gli Stati Uniti, che evidenziano come “le parti si debbano impegnare a ridurre le tensioni e garantire la sicurezza dei civili”.

Il bilancio delle vittime è tragico: almeno 56 i morti e 595 feriti.

"Chiusura dello spazio aereo sudanese": lo segnalano al Cairo fonti aeroportuali egiziane.