Israele e Hamas hanno dichiarato un cessate il fuoco “reciproco e simultaneo” a partire dalle 2 ora locale di oggi (l'1:00 in Italia).

Succede all'undicesimo giorno di guerra, il cui bilancio in quasi due settimane di ostilità, iniziate il 10 maggio, parla di 232 palestinesi uccisi nei raid israeliani e di 12 morti in Israele a causa dei razzi lanciati da Gaza.

Le forti pressioni internazionali, a cominciare da quelle del presidente Usa Joe Biden, si sono infine concretizzate portando le parti ad accettare l'iniziativa egiziana. Il cessate il fuoco è "una vera opportunità" per fare progressi dopo il conflitto israelo-palestinese, ha detto Biden. Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, 'plaude' al cessate il fuoco e “chiede a entrambe le parti di osservare la tregua”. Intanto il governo britannico ha accolto positivamente l'accordo, invitando tutte le parti a renderlo “durevole”.

Hamas ha rivendicato la "vittoria" e migliaia di persone sono uscite in strada a celebrare il cessate il fuoco nei Territori Palestinesi. "Oggi la resistenza dichiara vittoria sui nemici", ha detto Khalil al-Hayya, numero due di Hamas a Gaza, come riporta il Jerusalem Post. Il Times of Israel parla di migliaia di persone radunate stamani a Khan Yunis, nel sud della Striscia, fuori dalla casa di Mohammed Deif, capo del braccio armato di Hamas. Per Ali Barakeh, della Jihad Islamica, la tregua è una sconfitta per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e una "vittoria per il popolo palestinese".

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