Otto Paesi europei: Spagna, Francia, Italia, Malta, Slovenia, Croazia, Grecia e Cipro, assieme a Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Turchia, Albania e Montenegro, hanno sottoscritto ieri, 30 marzo, a Malta il Piano decennale per la pesca nel Mediterraneo.

L’importante trattato, fortemente sostenuto dalla Commissione europea e appoggiato dall'Europarlamento, prevede, tra le altre cose, l’eliminazione della pesca illegale, lo sviluppo delle aree marine protette almeno fino al 10% del bacino del Mediterraneo entro il 2020, un piano per la piccola pesca entro il 2018, valorizzazione delle filiere che praticano la pesca selettiva e a basso impatto ambientale, nonché una raccolta dati sugli stock ittici armonizzata tra paesi membri dell’Unione Europea ed extra europei.

Lo scopo fondamentale è la tutela degli stock ittici del Mediterraneo, attraverso piani di gestione pluriennali della pesca di tutte le specie ittiche, eliminando la pesca illegale entro il 2020 creando un sistema di controllo e sanzioni da parte di una commissione istituita all’uopo.