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Condannato all’ergastolo per aver ucciso di botte la fidanzata nel 2019 mentre la loro figlia di 6 anni dormiva, è stato aggredito in prigione da un altro detenuto che gli ha squarciato il volto. La vicenda da brividi è stata riportata da Fanpage in un articolo di Biagio Chiariello.
I FATTI. Nel dicembre 2019, Nadine Lott, 30enne irlandese, è stata ammazzata di botte nella sua casa di Arklow, nella contea di Wicklow dal compagno Daniel Murtagh, 36enne, mentre la loro figlia di 6 anni dormiva.
La donna fu picchiata e torturata così duramente che il suo volto era diventato irriconoscibile e, secondo quanto riportato da Fanpage, lo staff medico arrivato sulla scena del crimine rimase "profondamente scioccato" dalle ferite inferte.
Nadine morì tre giorni dopo per le ferite inferte e, durante il processo venne stabilito che avesse subito "lesioni traumatiche alla testa, al collo e al torace".
Murtagh è stato condannato all’ergastolo nell’ottobre 2021 e rinchiuso nella prigione irlandese di Midland, Portlaoise, nella contea di Laois, dove è stato picchiato e stato portato d'urgenza all'ospedale di Portlaoise dopo aver perso una "grande" quantità di sangue.
Secondo quanto riporta Fanpage, alcune fonti hanno riferito al quotidiano irlandese Sunday World che il 36enne avrebbe la tendenza "a mettersi dalla parte sbagliata" con gli altri detenuti, e questo "finalmente gli è tornato addosso".
Si ipotizza che l'aggressione sia avvenuta per un tentativo da parte di entrambi "di stabilirsi al vertice della gerarchia" all'interno del carcere.