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Missili russi su Leopoli questa mattina. Ad annunciarlo il sindaco della città dell'Ucraina occidentale, parlando di cinque attacchi missilistici russi. Andriy Sadovyi ha spiegato su Twitter di aver inviato sul posto i servizi incaricati. ''Cinque potenti attacchi missilistici su obiettivi civili dell'antica Leopoli europea'', conferma quindi su Twitter il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, aggiungendo che ''i russi continuano ad attaccare barbaramente le città ucraine dall'alto, dichiarando cinicamente al mondo intero il loro 'diritto' di uccidere gli ucraini''.
Sei morti e otto feriti, tra cui un bambino, il bilancio dell'attacco reso noto dal governatore della regione di Leopoli, Maksym Kosytskyy, sul suo profilo di Facebook.
Gli attacchi missilistici russi hanno colpito la stazione ferroviaria vicina alla città. Lo ha reso noto il direttore delle Ferrovie ucraine (Ukrzaliznytsia) Oleksandr Kamyshin, spiegando che l'attacco non ha causato vittime tra i dipendenti delle ferrovie e tra i passeggeri. Il traffico ferroviario è stato ripristinato, anche se si registrano ritardi.
Il capo dell'amministrazione militare regionale di Leopoli, Maksym Kozytsky, ha quindi chiesto agli abitanti della città di cercare riparo nei rifugi. ''Gli allarmi aerei continuano. Rimanete nei rifugi", ha detto Kozytsky in un post di Telegram.
Le truppe ucraine presenti a Mariupol hanno intanto deciso di non arrendersi e di combattere fino alla fine, ignorando la richiesta delle truppe russe. Di conseguenza Mosca ha deciso di imporre dei "permessi di movimento" per regolare gli spostamenti nei diversi quartieri della città. Lo ha detto il consigliere del sindaco Petro Andriushchenko su Telegram, condividendo una foto nella quale si vede una fila di persone in attesa di ottenere questi permessi. "Centinaia di cittadini devono fare la fila per ottenere un pass, senza il quale la prossima settimana sarà impossibile non solo spostarsi tra i quartieri della città, ma anche scendere in strada", ha affermato Andriushchenko.
Secondo quanto affermato dal capo della polizia di Mariupol, Mykhailo Vershinin, ci sarebbero anche molti civili nell'acciaieria Azovstal di Mariupol, dove si concentra la resistenza delle truppe ucraine e che viene pesantemente colpita dalle forze armate russe. Questi civili, ha spiegato, ''non si fidano dei russi. Hanno visto cosa sta succedendo in città ed è per questo che hanno deciso di restare all'interno dell'acciaieria''.
Secondo Vershinin sono circa centomila gli abitanti di Mariupol rimasti in città, dove prima della guerra vivevano circa 400mila persone.
Intanto, sono suonate anche questa mattina le sirene a Kiev, come riporta Sky News, mentre le truppe russe intendono entrare nella regione di Kherson. Questa la previsione del ministero della Difesa di Kiev secondo il quale ''le forze armate della Federazione russa stanno completando la formazione di un gruppo aggressivo nella zone orientale''. In una nota si legge che le truppe russe ''non smetteranno di compiere attacchi missilistici contro le infrastrutture dell'Ucraina''.