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La guerra in Ucraina è ormai arrivata al suo 262esimo giorno.
Il presidente Zelensky annuncia con soddisfazione i prossimi grandi obiettivi della controffensiva ucraina: “Libereremo anche il Donbass e la Crimea".
Aleksandr Dugin, filosofo e ideologo del nazionalismo russo, ha prima attaccato il leader russo Vladimir Putin, poi ha corretto il tiro: “Nessuno gli ha voltato le spalle, lui e la Russia non si arrenderanno mai”.
Nella città appena liberata dall'occupazione è stato introdotto il coprifuoco dalle 17 alle 8 “per motivi di sicurezza”.
I militari russi hanno fatto saltare almeno sette ponti nella regione meridionale, di cui quattro sul fiume Dnepr. Il presidente ucraino: “Kherson è nostra”. Intanto Medeved avverte: “Non abbiamo ancora usato tutto l'arsenale”.