Sono ore di ansia e angoscia per la famiglia di Valeria Solesin. Della 28enne di Venezia non si ha ancora nessuna notizia. Era al 'Bataclan', per il concerto degli Eagles of Death Metal, quando i terroristi hanno aperto il fuoco.

Il consolato italiano di Parigi sabato notte ha telefonato alla famiglia per comunicare che la figlia “potrebbe essere tra le vittime”. La polizia ha, infatti, riferito che il corpo dell’italiana potrebbe essere stato identificato tra quelli ancora senza nome portati via dal luogo del massacro. “Esiste ancora un margine di dubbio, siamo in cerca di conferme”, fanno sapere fonti della Farnesina.

La ragazza, che vive a Parigi da 6 anni, si trovava al concerto con il fidanzato, trentino, la sorella e il fidanzato di lei.

Intanto, è stata ritrovata a Montreuil la seconda auto abbandonata dai terroristi. Si tratta di una Seat Leon nera. La prima vettura, invece, una Polo Nera, con targa belga, è stata individuata ieri davanti al Batacla e noleggiata da un francese residente in Belgio, arrestato ieri mattina alla guida di una terza auto alla frontiera franco-belga.

Secondo i media francesi questo "rafforza l'ipotesi" che uno o più membri del gruppo di fuoco si siano dati alla fuga dopo la strage. 

Nel frattempo, è di 129 morti, 352 feriti, di cui 99 gravi, il drammatico bilancio dell’attacco terroristico avvenuto venerdì notte.

Ameno quattro le persone arrestate in Belgio: la polizia ha francese ha individuato e fermato sei familiari di Ismael Omar Mostefai, ventinovenne di nazionalità francese identificato grazie alle impronte digitali come uno degli autori della strage alla sala concerti Bataclan, dove sono morte 89 persone. Tra loro il padre e il fratello, che vivono rispettivamente a Romilly-sur-Seine, a est di Parigi, e Bondoufle, appena fuori dalla capitale.