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Un’ equipe di cardiologi ha trapiantato il cuore di un maiale geneticamente modificato (fornito da un’azienda di medicina rigenerativa con sede in Virginia) su un paziente umano di 57 anni, si chiama David Bennett Sr , un tuttofare che vive nel Maryland. L’operazione è durata 8 ore e, nonostante l’intervento altamente sperimentale, l’uomo sta bene.
“Crea il battito…funziona e sembra normale, ma non sappiamo cosa succederà in futuro, non è mai stato fatto prima”, Bartley Griffith, autore dell’intervento lo dichiara al New York Times.
Il trapianto è stato approvato come "uso compassionevole" dalla Food and Drug Administration, l’alternativa era la morte certa del paziente. Bennet sapeva bene che non aveva alcuna garanzia di riuscita, ma stava morendo e purtroppo non poteva aspettare la disponibilità di un cuore umano. Un salto nel buio che il tuttofare del Maryland ha affrontato con grande coraggio e, ora il suo cuore di maiale batte dentro di lui e gli consente di respirare. Benché, ancora collegato a una macchina cuore-polmone, sta bene e sotto il continuo controllo dei medici continua a vivere.
Gli xenotrapianti furono sperimentati negli anni ottanta, ma lasciati immediatamente dopo. Nel caso di Bennet Sr il trapianto di un cuore di maiale geneticamente modificato era l’unica soluzione per cercare di salvargli la vita.