Le larve del verme minore della farina (Alphitobus diaperinus) congelate, in pasta, essiccate e in polvere potranno essere commercializzate in Ue come nuovo alimento dal 26 gennaio, con l’autorizzazione della società Ynsect NL B.V.

Come informa Tg Come 24, si tratta dell’effetto di un regolamento proposto dalla Commissione europea e approvato dagli Stati membri, pubblicato il 5 gennaio.

In questo modo sono quattro gli insetti e i loro derivati ad aver ricevuto il via libera dall'Unione Europea come nuovo alimento, dopo le larve gialle della farina, le locuste e i grilli, mentre altre otto domande sono in lista d'attesa.

Le norme Ue includono in tutti i casi dei requisiti specifici di etichettatura in merito all'allergenicità, in quanto le proteine da insetti potrebbero causare reazioni soprattutto nei soggetti già allergici a crostacei, acari della polvere e ai molluschi. Bruxelles considera gli insetti come una valida risposta all'aumento del costo delle proteine animali, del loro impatto ambientale, della crescita della popolazione, inoltre l'allevamento di insetti potrebbe ridurre le emissioni di gas serra e lo spreco alimentare.

Il programma "Orizzonte Europa" sostiene finanziariamente la ricerca nei Paesi Ue sullo studio delle proteine derivate da insetti. Tuttavia, sul metodo di produzione, provenienza e potenziale allergenico, l'approccio Ue non convince tutti e soprattutto in Italia sono stati sollevati diversi scudi.

Ieri, infatti, la Lega ha presentato al Parlamento Europeo un'interrogazione alla Commissione europea sulla commercializzazione del grillo domestico. Elena Lizzi, prima firmataria,  chiede quali misure la Commissione intende prendere "per chiarire quali siano i metodi di produzione dei prodotti che arriveranno in Europa specialmente perché la maggior parte di questi insetti proviene da Paesi extra Ue, come Vietnam, Tailandia o Cina".