Sarebbe morta dissanguata se non l’avessero portata in tempo al rifugio dove ha trovato le cure di una volontaria che l’ha immediatamente soccorsa, Alla Leonkina. Qualcuno gli ha tranciato via le zampe per poi lasciarla lì a morire così, di proposito, in modo assurdo e crudele.

Non si sa niente di lei, avrebbe intorno ai due o quattro anni di età e ha vissuto una vita da cane randagio. Monika, come l’hanno chiamata i suoi soccorritori ce l’ha fatta. Due settimane fa ha raggiunto in aereo una clinica siberiana, a Gorshkov, dove è stata sottoposta ad un intervento che la farà tornare a vivere. Quattro protesi in titanio sostituiranno le sue zampette permettendole di tornare ad essere un cane dinamico e vivace, ma soprattutto protetto da umani capaci di amarla.