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Dichiarazione del Prof Mario Draghi al termine del colloqui con il Presidente Sergio Mattarella,al Quirinale (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
"L'Italia ha attraversato momenti estremamente difficili negli ultimi anni. Abbiamo affrontato la pandemia prima di chiunque altro nel mondo occidentale”. Durante la premiazione come Distinguished international leader dall'Atlantic Council a Washington, il presidente del Consiglio Mario Draghi, pensa all’Italia e parla degli ultimi difficili anni.
“Abbiamo subito uno shock economico molto più acuto che altrove in Europa. Ora sperimentiamo il ritorno della guerra nel nostro Continente, che minaccia la nostra sicurezza, la nostra prosperità, la nostra sicurezza energetica – continua il presidente - E questo accade per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale. Eppure, come ha fatto più e più volte nella sua magnifica storia, l'Italia si è ripresa". Parole di speranza quelle rivolte dal premier italiano dopo il ritiro del premio.
Lo stesso ottimismo è stato mantenuto anche durante la conferenza stampa a Washington: “A oggi non vedo una recessione quest'anno e il motivo è che abbiamo chiuso l'anno scorso molto, molto bene e quindi ci portiamo dietro una crescita acquisita. Tra l'altro in molti settori vediamo che l'attività non si è indebolita, soprattutto nel settore dei servizi, mentre il manifatturiero inizia a sentire soprattutto il peso del rincaro dei prezzi dell'energia ma anche la mancanza delle materie prime – e per questo specifica - In altre parole le strozzature che ci sono nelle linee di offerta certamente fanno sentire il loro peso. E’ una situazione di grande incertezza, ma non è una situazione di cui noi possiamo dire con certezza che andrà al peggio per tutta l'economia. È chiaro che la situazione dei mercati nervosi aumenta questa incertezza e quindi è anche dannosa alla crescita. Per questo la cautela, la gradualità con cui la BCE prende le sue decisioni è estremamente importante.”