L'ex presidente americano Donald Trump, nel processo per impeachment per i fatti del 6 gennaio scorso, che prenderà il via la prossima settimana, è accusato "un tradimento di proporzioni storiche". "Ha messo in pericolo la vita di tutti i membri del Congresso, istigando i supporter alla rivolta caricandoli come un cannone puntato sul Campidoglio", sostengono i manager che rappresentano l'accusa. ​

Trump "ha inoltre minacciato il sistema costituzionale che protegge le libertà fondamentali, messo a repentaglio un pacifico passaggio dei poteri e compromesso la sicurezza nazionale. Tutto ciò costituisce una violazione costituzionale che legittima l'esclusione da qualunque futuro incarico federale".

La difesa intanto sostiene che il Senato non ha più giurisdizione su di lui, l'articolo di impeachment viene definito "errato". Le possibilità che il processo del secondo impeachment di Trump possa concludersi con una condanna sono basse, dal momento che ai democratici servirebbero i voti di 17 senatori repubblicani. La scorsa settimana 45 dei 50 repubblicani del Senato hanno votato una mozione per affermare l'incostituzionalità di un processo di impeachment contro un presidente non più in carica.