La morte di George Floyd, il cittadino americano soffocato a morte da un agente di polizia il 25 maggio scorso, ha rappresentato un avvenimento simbolico per la lotta contro la discriminazione razziale. Per settimane i manifestanti sono scesi in piazza per rivendicare giustizia. In America e nel mondo ha preso piede il movimento Black Lives Matter ("le vite dei neri contano"), e personaggi di spicco di sport, musica, spettacolo e politica si sono esposti pubblicamente in difesa dei diritti umani. 

Il polverone scatenato dalla vicenda sembrava aver momentaneamente attenuato gli episodi di violenza nei confronti della comunità afroamericana, principalmente da parte delle forze dell'ordine, che negli Stati Uniti sono spesso state al centro di polemiche per comportamenti non consoni alla divisa indossata. Ma un nuovo episodio di violenza della polizia contro un uomo afroamericano rischia adesso di riaccendere le violente proteste. Infatti domenica pomeriggio, a Kenosha nel Wisconsin, Jacob Blake è stato colpito alla schiena da diversi colpi di pistola, sparati da due agenti di polizia, davanti ai suoi tre figli e alla moglie.

Dalle immagini riprese da un cellulare, si sentono distintamente sette spari, ma non è chiaro quanti lo abbiano raggiunto. Il video mostra l'uomo che, seguito dai poliziotti con le pistole puntate su di lui, sta per entrare nel suo fuoristrada, quando, mentre apre lo sportello, uno degli agenti afferra Blake per la canottiera e gli spara alla schiena; segua una raffica di altri colpi di pistola. Alla scena agghiacciante hanno assistito anche i figli, seduti nel Suv, oltre alla moglie e a diversi passanti. Blake, ancora vivo, è stato trasportato in elicottero in un ospedale di Milwaukee in gravi condizioni, mentre gli agenti sono stati messi in congedo amministrativo, come da prassi.

Ben Crump, avvocato per i diritti civili, che rappresenta anche la famiglia di George Floyd, ha raccontato che la vittima stava cercando di intervenire in una discussione tra due donne, e affermato su Twitter che i figli "rimarranno traumatizzati per tutta la vita". La diffusione della notizia, ha scatenato nella notte nuovi disordini. Infatti un gruppo di manifestanti ha affrontato la polizia antisommossa, e le autorità locali hanno successivamente dichiarato il coprifuoco dalle 20 alle 7 del mattino successivo, informando i cittadini che "tutti devono restare lontani dalle strade per la propria sicurezza". 

"Jacob Blake è stato colpito più volte alla schiena in pieno giorno a Kenosha, Wisconsin", ha scritto su Twitter il governatore dello Stato, Tony Evers, affermando di non conoscere ancora "tutti i dettagli" dell'incidente. E ha aggiunto: "Quello che sappiamo per certo è che non è il primo uomo di colore o la prima persona ad essere colpita, ferita o spietatamente uccisa da persone responsabili delle forze dell'ordine nel nostro Stato o Paese. Siamo con tutti coloro che hanno chiesto e continuano a chiedere giustizia, equità e responsabilità per la vita dei neri nel nostro Paese".