La variante Delta di Sars-CoV-2 "si sta diffondendo rapidamente in tutta Europa ed è ora diventata il ceppo dominante in gran parte della regione", secondo nuovi dati di sorveglianza riferiti dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Europa e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc, in una nota congiunta. "Tra il 28 giugno e l'11 luglio - segnalano gli esperti - la variante Delta era dominante in 19 Paesi, la maggior parte dei 28 che hanno riportato informazioni di sequenziamento genetico sufficientemente complete".

Per questi 19 Paesi, "la proporzione mediana di tutti gli isolati virali sequenziati a livello nazionale ha mostrato che la variante Delta era al 68,3%, superando la variante Alfa precedentemente dominante (22,3%) nella regione".

Sulla base delle tendenze attuali, avvertono Oms Europa ed Ecdc, "la variante Delta sarà il ceppo dominante a livello globale nei prossimi mesi ed è già stata identificata in quasi tutti i Paesi europei. Continuerà a diffondersi, spostando la circolazione di altre varianti, a meno che non emerga un nuovo virus più competitivo". 

I casi confermati di Covid, sottolineano ancora gli esperti, "sono aumentati in tutta Europa ogni settimana nelle ultime 4 settimane. I tassi di notifica sono aumentati in tutti i gruppi di età, ma più rapidamente tra i 15 e i 24 anni, dove è stato osservato un aumento di 5 volte dei casi segnalati nell'ultimo mese".

VACCINAZIONI - "E' fortemente raccomandata una rapida diffusione delle vaccinazioni" anti-Covid "a tutti i gruppi ammissibili" alla profilassi, si legge nella nota congiunta. Oms Europa ed Ecdc "sollecitano i gruppi prioritari, come gli anziani, le persone con malattie croniche e gli operatori sanitari" a "completare il ciclo vaccinale" con le due dosi al più presto. E allo stesso tempo, mentre anche in Italia si discute di politiche vaccinali, obblighi e priorità, ribadiscono un forte invito a procedere velocemente con la copertura di tutti i gruppi che possono aver accesso all'iniezione scudo. 

"Dove la variante Delta si sta diffondendo - evidenziano Oms ed Ecdc - sarà necessaria un'attuazione intensiva delle attuali misure di salute pubblica, compreso un maggiore accesso ai test, per controllare la trasmissione di Covid", e questo è valido in particolare ora "mentre i progressi della vaccinazione non sono ancora sufficientemente elevati in molti Paesi".