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“Non dimenticheremo mai". Lo scrive su Twitter Joe Biden in occasione del 21esimo anniversario degli attacchi dell'11 settembre. “Le famiglie delle vittime avranno giustizia” assicura il presidente degli Stati Uniti rispondendo ad una domanda dei giornalisti al seguito sul fatto che i processi alle menti degli attentati sono ancora bloccati a Guantanamo.
Come riporta Ansa, il presidente ha deposto una corona di fiori al Pentagono in memoria delle vittime. Sotto la pioggia battente, Biden si è raccolto in un minuto di silenzio con una mano sul cuore. Era accompagnato dal segretario alla Difesa, Lloyd Austin, e dal capo degli stati maggiori riuniti, il generale Mark Milley.
Intanto i familiari delle quasi 3.000 vittime neppure dopo 21 anni riescono a trovare pace. Da una parte i processi alle menti degli attentati che continuano ad essere rinviati a Guantanamo, dall'altra i rapporti con l'Arabia Saudita, considerata il Paese culla della maggior parte dei terroristi delle Torri Gemelle, la pagina più buia della storia americana per molti non è stata ancora definitivamente voltata. Unico successo che l'amministrazione Usa può rivendicare quest'anno nel giorno in cui si ricordano le gli attacchi, l'uccisione del leader di Al Qaida Ayman al-Zawahri.
Alle 8,46 dell'11 settembre il volo American Airlines 11 si schiantò contro la Torre Nord del World Trade Center. Alle 9,03 lo schianto del volo United Airlines 175 sulla Torre Sud. Alle 9.37 lo schianto sul Pentagono del volo American Airlines 77. Un altro volo, il 93 della United Airlines si schiantò alle 10,03 per una rivolta dei passeggeri nei pressi di Pittsburgh fallendo il suo obiettivo, forse addirittura la Casa Bianca.
Il sindaco di New York, Eric Adams, è stato criticato in questi giorni dai parenti delle vittime degli attentati per un torneo di golf femminile sponsorizzato dall'Arabia Saudita che si terrà ad ottobre nel club di Donald Trump in città. Le famiglie, ma anche diversi rappresentanti del consiglio municipale, hanno chiesto al primo cittadino di annullare l'evento in segno di rispetto per le tante vite perdute l'11 settembre.
Nel carcere di massima sicurezza di Guantanamo sono ancora bloccati i processi a Khalid Shaikh Mohammed e altri quattro terroristi considerati le menti degli attacchi. Rinvii che per i parenti delle vittime significano la mancanza di risposte a domande che hanno 21 anni.