PHOTO
Già dalle prime fasi dell’invasione russa in Ucraina, si ipotizzava che il presidente della Russia Vladimir Putin potesse essere vittima di qualche sindrome mentale, aggravata magari dal totale isolamento anti Covid che si è imposto da due anni a questa parte.
Ora, però, c’è un’altra indiscrezione clinica che si fa largo e che da fonti del Pentagono è stata rilanciata dalla testa britannica Daily Star, per essere poi ripresa da Il Tempo.
Putin potrebbe essere affetto da un cancro intestinale in fase terminale, e ciò si potrebbe teorizzare analizzando gli ultimi filmati, in cui il leader del Cremlino appariva particolarmente gonfio al volto. Secondo alcune voci del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, questo inestetismo potrebbe essere la conseguenza dell’assunzione di farmaci chemioterapici.
Dunque l’aggressione in Ucraina potrebbe derivare dalla volontà di entrare nella storia prima che finisca il suo tempo nel mondo. Ricostruzione del giornale che ovviamente va letta con tutte le cautele del caso.
Il Daily Star riporta quanto affermato da Lord Anthony Owen, medico e ministro degli Esteri britannico a fine anni ’70, durante un intervento radiofonico. “La sua faccia è cambiata, ora è ovale”, aggiungendo di non credere affatto che possa trattarsi degli effetti di qualche intervento di chirurgia estetica. “Sta prendendo anabolizzanti come bodybuilder, o sta assumendo corticosteroidi. L’assunzione di queste sostanze – provoca quel gonfiore. Riduce l’immunità e rende più vulnerabili al Covid”. In questo senso si spiegherebbe anche l’ossessione per il mantenimento della distanza durante gli incontri, anche con i suoi più stretti collaboratori.