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Dopo il successo della prima puntata, Scomparsi in Sardegna torna oggi, martedì 30 novembre, alle ore 21 in prima serata sulla pagina Facebook e il portale di Sardegna Live.
La trasmissione, ideata e diretta da Cristina Tangianu, si avvale della collaborazione dell'avvocato Gianfranco Piscitelli (presidente di Penelope Sardegna), che in studio con Roberto Tangianu analizza e commenta le storie raccontate nei servizi di Cristina Tangianu e Pietro Lavena.
Nella prima puntata, andata in onda il 23 novembre, l'attenzione si è focalizzata sui casi di Giovanna Cilla (scomparsa da Alghero ad agosto) e Guido Manca (sparito da Ploaghe nel 2017). Questa sera verranno invece trattate le vicende di Salvatore Elias, Stefano Masala e Salvatore Angioni.
SALVATORE ELIAS. Originario di Orgosolo, 41enne all'epoca dei fatti, lavorava a Montresta alle dipendenze di un'azienda agricola. Scomparso nella notte fra il 25 e il 26 agosto 2008, di lui non si sono avute più notizie. Dopo anni di indagini infruttuose, l'inchiesta sulla sua sparizione è stata archiviata nel 2016.
STEFANO MASALA. Per Scomparsi in Sardegna una delle vicende che più hanno turbato l'opinione pubblica isolana negli ultimi decenni. La storia di Stefano Masala da Nule è legata anche all'omicidio di Gianluca Monni, lo studente di Orune assassinato alla fermata dell'autobus che avrebbe dovuto accompagnarlo a scuola la mattina dell'8 maggio 2015. La sera prima, Stefano, 28 anni, era scomparso da Nule con l'auto di proprietà dei genitori. Lo stesso mezzo sarebbe stato utilizzato dai killer che l'indomani colpirono Monni. Condannato a vent'anni per duplice omicidio Paolo Pinna di Nule (minorenne all'epoca dei fatti), mentre Alberto Cubeddu di Ozieri (21 anni nel 2015), è in attesa del terzo grado di giudizio dopo la condanna all'ergastolo in appello. Ma il corpo di Stefano non è mai stato trovato e il padre Marco, la madre Carmela morta un anno dopo il dramma e la famiglia tutta non hanno mai smesso di cercarlo.
SALVATORE ANGIONI. Scomparso a 47 anni il 12 marzo 2020 da Sestu dopo essere uscito di casa per recarsi alle poste. Il fratello Giuseppe racconta le difficili ricerche, il dolore della famiglia e rivolge un accorato appello a chiunque possa aver visto o saputo qualcosa.