Dopo cinque anni di attività amministrativa sotto la guida di Vittorio Mocci, Sorgono rinnova il Consiglio comunale. Nel paese del Mandrolisai, 1700 abitanti, in campo due civiche. Una è guidata dal regista e fotografo naturalista Vincenzo Rodi mentre l'altra è capeggiata dal dirigente della Cgil Giovanni Arru.

RODI «Questa candidatura è un'opportunità per realizzare qualcosa di concreto per Sorgono, a cui sono da sempre attaccato», spiega Rodi, 47 anni, laureato in scienze naturali. 

«La nostra lista civica “Un futuro per Sorgono” è portatrice di competenze legate alla conoscenza profonda del paese e del territorio, nonché a forti relazioni istituzionali regionali e nazionali, messe al servizio del bene comune». 

Rodi pensa a un'amministrazione efficiente, trasparente, aperta all'ascolto quotidiano di istanze e proposte. 

«Il nostro programma tiene conto di tutte le fasce della popolazione e punta a reperire risorse e utilizzare al meglio quelle esistenti a favore dei giovani e degli anziani, del sostegno all'occupazione, delle iniziative private delle nostre imprese che resistono alla crisi. Sorgono ha le carte in regola per tornare a essere un centro che attrae per i servizi e la qualità della vita. La nostra idea di ripresa include la difesa e l'implementazione dei servizi socio sanitari e scolastici, la promozione del patrimonio urbano, naturale, linguistico, culturale».

ARRU Giovanni Arru, 59 anni, già amministratore in passato, guida la lista “Unita-Mente” e pensa in primis ai giovani che compongono il suo gruppo e a tutti i ragazzi di Sorgono. 

«Non dovete avere paura di mettervi a disposizione della comunità in cui vivete perché serve reciproca collaborazione. In una comunità è importante creare le condizioni per vivere in un contesto sociale unito, di equità, di ascolto e privo di interessi personali». 

Il programma pone l'attenzione sulle politiche sociali, sulla cultura, sul patrimonio archeologico, sull'ambiente e sul settore produttivo, solo per citare alcuni punti. «Siamo fortemente determinati alla difesa dei servizi esistenti: ospedale, Inps, scuole e tanti altri. Sarà nostra cura richiedere la presenza negli ex uffici giudiziari della figura del Giudice di pace. Siamo convinti che per raggiungere gli obiettivi sia necessario dialogare con Comuni vicini. In questo momento di grave crisi economica - conclude Arru - il modo migliore per presentarsi ai cittadini è quello di evitare false promesse».