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Si trovavano nella casa di campagna, nei pressi di un Santuario nella periferia di Santo Stefano di Camastra (Messina), la madre e la figlia adolescente trovate impiccate ieri sera dal marito. La famiglia abitava in centro a Santo Stefano di Camastra, ma aveva una villetta anche in campagna. L'allarme è stato lanciato proprio dal marito della donna che non aveva notizie della moglie e della figlia. Andando nella casa in campagna le ha trovate senza vita, impiccate.
L'uomo, nel pomeriggio, insospettito perché la donna non rispondeva al telefono, ha raggiunto con la propria macchina la loro casa di campagna in contrada Letto Santo, a circa otto chilometri dal centro abitato, località nota anche dal punto di vista turistico per la presenza dell’omonimo Santuario che domina dall’alto tutta la vallata dell’Halaesa. Arrivato qui avrebbe scoperto i corpi senza vita delle due donne. E ha subito chiamato i carabinieri.
LETTERA D’ADDIO Mariolina Nigrelli, aveva 40 anni, la figlia, Alessandra, solamente 14 anni. La donna, come apprende l'Adnkronos, ha lasciato una lunga lettera di addio sul tavolo della casa di campagna in cui sono stati scoperti i due cadaveri. La donna ha indirizzato la lunga lettera, scritta a mano, al marito, Maurizio Mollica, un fabbro molto noto nel piccolo paese del messinese conosciuto per le ceramiche artistiche in cui si legge, tra l'altro: "Porto via con me Alessandra", raccontando di alcune difficoltà.
La ragazza di 14 anni frequentava la terza media a Santo Stefano di Camastra. Al momento la pista più accreditata è quella dell'omicidio-suicidio, avvalorata anche dalla lettera d'addio della donna. Anche se, comunque, gli inquirenti non escludono altre piste. Sul posto, per tutta la notte, il Procuratore capo di Patti Angelo Vittorio Cavallo, che ha raggiunto la casa di campagna in cui è avvenuta la tragedia, e il sostituto Andrea Apollonio, che coordinano l'inchiesta sulla morte di madre e figlia.
IL POST SU FACEBOOK Lo scorso 19 maggio, la donna aveva condiviso un post su Facebook dal profilo 'Emozioni del cuore' in cui si leggeva. "Alcuni figli non capiranno mai la tacita supplica di un genitore che ti mette in guardia da qualcosa. Quando un genitore ti chiede di non fumare ti sta chiedendo solo di vivere più di lui. Quando un genitore ti chiede di non uscire con determinate persone è solo perché quelle persone potrebbero farti del male. Quando un genitore ti chiama più volte al cellulare non lo fa perché vuole darti fastidio, è solo che la sua anima freme nel saperti a casa sano e salvo. Un genitore non ti dà mai il peggio né te lo augura. Un genitore ti ama e ti supplica di avere una vita migliore e più felice della propria". E la donna aveva aggiunto, in dialetto: "Infatti si dice mettiti con quelli migliori di te". Aggiungendo: "Mi fate solo schifo". Gli inquirenti stanno cercando di capire a cosa si riferisse.