Tempio Pausania, 22 set. (Adnkronos) - Scoppia in lacrime in aula, una delle due presunte vittime della violenza sessuale che sarebbe avvenuta nel luglio del 2019 in Costa Smeralda. Durante il controesame del processo che vede imputati Ciro Grillo e tre suoi amici, la giovane milanese, che oggi ha 23 anni, si è messa a piangere ripercorrendo quella notte. "La mia vita è sconvolta", ha ripetuto a lungo. Poi il Presidente Marco Contu ha sospeso per venti minuti l'udienza. Fuori dall'aula, l'avvocata Giulia Bongiorno, che difende l'altra presunta vittima, la giovane italo-norvegese, ha detto: "E' stata una udienza a tratti drammatica, perché per la prima volta abbiamo avuto la ricostruzione, dalla viva voce di una delle protagoniste di quello che è accaduto - dice la legale - Drammatica perché per la prima volta il Tribunale ha potuto vedere e non solo leggere sui giornali, il dolore e la sofferenza delle ragazze. Oggi non è stata ascoltata la mia assistita, ma di fatto il testimone chiave è proprio questa ragazza, che è stata particolarmente efficace e lucida. E ora ha dovuto interrompere perché ha parlato del suo sconvolgimenti di vita". "Ha messo una pietra angolare direi sulla ricostruzione della vicenda", ha detto. E ha spiegato che la giovane ha iniziato a piangere quando "ha dovuto ricostruire quello che le è successo".