“Ciao Fedez, ti facevo una persona più umana visto che hai dei figli. Mentre cantavi a Ozieri, io, padre di Gioele Putzu, il bambino deceduto a 200 metri da te, ero per terra con lui chiedendogli di riaprire gli occhi, e chiedendo di prendere la mia vita e di lasciare vivere lui. Noi abitiamo a Olbia, siamo venuti a Ozieri perché mio figlio cantava le tue canzoni e voleva vederti cantare dal vivo. Tutto questo non gli è stato possibile, avresti potuto non cantare per una sera e rispettare il mio dolore. Ivan Putzu, padre di Giole”.

Sono parole colme di strazio e dolore quelle affidate ai social dal papà del piccolo Gioele, morto nel pomeriggio di sabato scorso, 14 settembre, a causa di una porta da calcio che gli è caduta addosso mentre giocava con altri bambini nel campo “Meledina”nella frazione di San Nicola, a pochissima distanza dalla fiera in cui erano in corso i festeggiamenti in onore della Beata Vergine del Rimedio, con il concerto del rapper Fedez.

Nonostante la tragedia, il concerto di Fedez non è stato annullato e il sindaco di Ozieri, Marco Peralta, ne ha spiegato la ragione: “È doveroso infine precisare che, visto il gran flusso di persone, gli organi di pubblica sicurezza hanno ritenuto di non dover sospendere l’evento in programma per ragioni di ordine pubblico”, ha detto il primo cittadino.

Informato dell’accaduto, il rapper Federz, durante il concerto, ha espresso parole di vicinanza per la famiglia di Gioele e ha chiesto, per il piccolo, un minuto di silenzio.