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Turismo, autonomia energetica, salvaguardia dell’ambiente e investimento delle risorse: questi gli obiettivi principali di Stefano Rombi, candidato sindaco di Carloforte per le prossime elezioni amministrative del 12 giugno.
Ricercatore universitario, 36 anni, nato e cresciuto a Carloforte, sposato e padre di una bambina. I punti del programma della sua lista civica “Carloforte Cresce”, di cui fa parte anche il sindaco uscente, Salvatore Puggioni, 62, anni, fanno capire chiaramente quali siano i punti di forza e gli aspetti su cui si vuole puntare.
Sardegna Live ha intervistato Rombi, che è anche assessore ai Lavori Pubblici, all’Urbanistica e al Bilancio dell’amministrazione uscente.
Quali sono gli obiettivi su cui “Carloforte Cresce” vuole puntare maggiormente?
“Carloforte Cresce si impegnerà per non lasciare nessuno indietro: la coesione sociale costituisce la base su cui costruire il futuro della nostra comunità. In parallelo, vogliamo impostare il nostro lavoro amministrativo intorno a tre obiettivi: aumentare le presenze turistiche, diversificando l'offerta e diventando maggiormente attrattivi per un turismo ad alta capacità di spesa. Possiamo farlo salvaguardando l'ambiente, lavorando meglio sulla promozione turistica e creando sinergie tra associazione e operatori; fare di Carloforte un'isola automa dal punto di vista energetico. Si tratta di un obiettivo ambizioso che ritengo possa essere realisticamente raggiunto nel giro di 15 anni. Possiamo farlo, attivando immediatamente la Comunità Energetica di Carloforte, alla quale potranno aderire gratuitamente coloro che attualmente possiedono il fotovoltaico e, possibilmente, batterie di accumulo. Vogliamo migliorare le infrastrutture per lo sport e per la viabilità. Possiamo farlo investendo le risorse ottenute in questi anni (quasi 3 milioni per infrastrutture sportive) e continuando a progettare per essere competitivi sui bandi PNRR e FESR.
Questi sono i tre macro-obiettivi, per raggiungerli dobbiamo lavorare su diversi fronti. Innanzitutto, le risorse: dobbiamo continuare a lavorare sull'equità fiscale.
Nel nostro comune, per esempio, l'85% dei contribuenti paga regolarmente la tassa sui rifiuti. Quasi tutti pagano, ma non tutti: questo significa che mediamente ogni anno abbiamo intorno ai 300.000 euro di evasione. Questo ammanco ha un impatto importante sulla possibilità di dare servizi, poiché limita le possibilità di spesa del comune. Su questo bisogna fare meglio, per il rispetto che dobbiamo alla stragrande maggioranza dei carlofortini che paga regolarmente. Parto dalle risorse, perché non c'è altro modo per migliorare i servizi di base.
Con un approccio serio e rigoroso alla cosa pubblica, saremo in grado di realizzare molti dei propositi che abbiamo incluso nel programma reso pubblico qualche giorno fa: potenziare l'infopoint, aumentare la frequenza degli eventi, mettere mano all'impianto di pubblica illuminazione, migliorare il servizio mensa, finanziare la predisposizione delle necessarie pianificazioni (dal Piano della Mobilità, al Piano dei Dehors, passando per quello degli Spazi Pubblicitari). Molto ci sarà da fare sul fronte delle opere pubbliche, anche in continuità con il lavoro svolto in questi anni: dovremo spendere le tante risorse raccolte, e progettare per ottenerne di nuove. È necessario realizzare la nuova area di atterraggio per l'elisoccorso (già progettata e in parte finanziata), completare la valorizzazione del compendio delle saline (incluso l'anello pedonale), già progettata e in parte appaltata, progettare la pista ciclabile delle spiagge, progettare e realizzare nuove infrastrutture per lo sport".
Nella sua lista civica è presente anche il sindaco uscente, Salvatore Puggioni. Quali sono i punti a cui vorrà invece dare continuità?
"Noi ci impegneremo per dare nuove prospettive alla nostra comunità. Credo che quelli appena trascorsi siano stati cinque anni positivi, abbiamo raggiunto risultati importanti su vari fronti e ci sono progetti avviati in questi anni che saranno preziosi per il futuro: penso al lavoro fatto sull’inclusione sociale e sui servizi all'infanzia; al progetto europeo sulle energie rinnovabili REACT che ha portato finora quasi 500.000 euro di investimenti a Carloforte in batterie di accumulo energetico e impianti di climatizzazione. Penso ancora ai 13 milioni di euro di risorse raccolti in questi anni per le opere pubbliche, alle tante opere completate e di nuova realizzazione. Oppure al nuovo sistema di gestione integrata dei rifiuti, che ha fatto balzare la raccolta differenziata dal 55% all'80%. Nell'ultimo anno, per esempio, sono state poste le basi per avviare una promozione turistica più strutturata e inclusiva attraverso l'avvio del Piano Strategico per il Turismo".
Tuttavia, Carloforte aspetta che vengano sciolte alcune questioni strutturali che ci trasciniamo da decenni e la cui risoluzione è stata un obiettivo comune di tutte le amministrazioni. La mia principale ambizione che condivido con tutto il gruppo che mi sostiene è raggiungere e se possibile superare questi traguardi.
Dobbiamo trovare una soluzione di equilibrio fra la tutela del mare e dell’ambiente costiero che tenga conto degli aspetti direi culturali della nostra comunità. Dobbiamo portare a soluzione la questione del Depuratore, appaltato nel 2011, ma progetto assai prima, e oggi oggetto di un contenzioso che vede coinvolta Abbanoa, Impresa e Comune. Dobbiamo dare piena attuazione al Piano Urbanistico Comunale approvato lo scorso 23 aprile, a partire dalla nuova zona artigianale. Queste sono alcune delle questioni sul tavolo. Questioni decisive per la crescita di Carloforte."
Cosa è importante per i cittadini di Carloforte?
“Siamo un popolo legato alle proprie radici, in grado di guardare al futuro con ottimismo. Sentiamo, tutti, due questioni che ci preoccupano: la sanità e lo spopolamento. So che tutta la comunità, guidata dall'amministrazione e dal Sindaco, sarà pronta a dare battaglia in tutte le sedi per far si che a Carloforte siano garantiti i livelli essenziali di assistenza. Oggi questo non succede. Oggi le mamme partono alle 6 del mattino, anche con il mare in tempesta, per vaccinare i propri figli. Troppi servizi sono stati eliminati e moltissimi sono gli esempi che potrei fare. Sembra che qualcuno voglia addirittura mettere in discussione il servizio di elisoccorso. Questo non è più tollerabile.
Poi non possiamo stupirci se le giovani famiglie tendono troppo spesso a farsi una vita al di là del mare. Favoriremo una forte mobilitazione territoriale, direi del Sulcis-Iglesiente tutto. Costruendo alleanze con i territori delle aree-interne. So bene che il tema ha un respiro nazionale, ma non posso non constatare che negli ultimi anni - in concomitanza con l'espandersi dell'epidemia da Covid - i nodi di politiche sbagliate stanno venendo al pettine. Noi non possiamo stare a guardare o limitarci a formali richieste. Vanno bene gli strumenti ordinari. Ma non sono sufficienti per un tempo straordinariamente preoccupante come quello che stiamo attraversando. La carenza dei servizi sanitari è una (non l'unica) delle variabili che spiega il crescente spopolamento. Nessun carlofortino intende arrendersi a questo stato di cose. Io meno che mai".