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“Non mi vaccinerò mai, piuttosto mangio l’erba del prato e le bacche del bosco”. A dirlo è l’attrice, conosciuta soprattutto in Alto Adige Monica Trettel che al Corriere della Sera ha spiegato: “Sono contro l’obbligo perché viola diritti umani sanciti dal trattato di Oviedo, dal codice di Norimberga e anche dalla nostra Costituzione. Ho preso il Covid nella primissima ondata, ho fatto 45 giorni di quarantena. Ho gli anticorpi, perché devo vaccinarmi? Ho avuto una madre malata di cuore, non disprezzo la medicina ma vivo in mezzo alla natura, ho partorito in casa, sono cresciuta a Fiè allo Sciliar con frau Klauser che è stata la primissima omeopata ancora negli anni Settanta. Ci curiamo anche considerando altre medicine”.
Chiara e decisa la posizione dell’attrice: non si vaccinerà mai. Sul lavoro “ho già avuto problemi perché ho partecipato a manifestazioni contro il green pass e mi hanno annullato degli spettacoli perché non ero allineata – ha detto sempre al Corriere della Sera -. Avendo più di 50 anni adesso sono tra quelli che non potranno più lavorare. Ma non posso salire su un palco e fare il mio lavoro sapendo che il pubblico è discriminato, che solo i vaccinati hanno il diritto. Per me la discriminazione è un crimine intollerabile; piuttosto muoio di fame, mangio l’erba del prato. Ormai noi no vax siamo diventati come i neri americani negli anni Cinquanta, non abbiamo il diritto di salire sull’autobus o di entrare al bar”.
Foto copertina tratta da Biblioteca provinciale Claudia Augusta