Due morti e oltre 400 persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni. È il bilancio del maltempo che da ieri sera ha investito l'Emilia Romagna, in particolare il Ravennate.

Le vittime sono due anziani. A Fontanelice, in provincia di Bologna, è crollato un casolare a causa di uno smottamento e un uomo di 78 anni, che abitava nell'abitazione, è stato trovato morto. L’altra vittima è un 80enne che era uscito in bicicletta ed è stato travolto, a Castel Bolognese, dalle acque del fiume Senio esondato. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo sarebbe andato in bicicletta in una strada che era stata chiusa per precauzione e sarebbe morto annegato.

La premier Giorgia Meloni "segue l'evoluzione del maltempo che ha colpito in particolare l'Emilia Romagna - riferisce Palazzo Chigi in una nota -. Meloni è in costante contatto con le autorità, ha chiamato il ministro Nello Musumeci, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, a cui ha manifestato solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite, e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio".

"Ho sentito al telefono la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ringrazio per la vicinanza che ha espresso all'Emilia-Romagna e alle comunità colpite - ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini -. Insieme alla vicepresidente Irene Priolo, siamo in contatto costante con il Governo e la Protezione civile, e siamo già al lavoro per chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale: faremo tutto ciò che serve per garantire assistenza e sostegno alle persone coinvolte, per i danni e le conseguenze del maltempo che si è abbattuto sulla nostra regione, in particolare la Romagna". "Abbiamo assistito a un'ondata di maltempo che non ha precedenti storici per la pioggia caduta ininterrottamente in 48 ore". "Mi ha chiamato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - ha detto poi Bonaccini -, si è informato sulla situazione e ha espresso vicinanza alle popolazioni colpite, a tutti i sindaci, ai volontari e alla protezione civile".

Intanto il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci ha firmato il decreto "per disporre la mobilitazione straordinaria del servizio nazionale di Protezione civile a supporto dell'Emilia-Romagna".

In molti centri sono stati predisposti palazzetti dello sport, palestre e altre strutture per accogliere le centinaia di persone che hanno dovuto lasciare le proprie case. È stata sospesa la circolazione ferroviaria fra Faenza e Forlì (linea Bologna-Rimini), Russi e Lugo (linea Bologna-Ravenna), Russi e Granarolo (linea Faenza-Ravenna) e fra Lavezzola e Mezzano (linea Ferrara-Ravenna). In diversi centri sono state chiuse le scuole.