Gli studi finora fatti, il più autorevole su 44 mila casi in Cina, hanno dimostrato che nuovo coronavirus nella stragrande maggioranza dei casi comporta sintomi molto lievi. Il paragone anche con le altre epidemie è eloquente: la Sars ha un tasso di letalità del 9,6%, il virus Ebola, la cui epidemia in corso ancora in Congo è un’emergenza internazionale di salute pubblica dell’Oms, ha un tasso di letalità stimato intorno al 50%, per il coronavirus si guarisce rapidamente, spontaneamente nell’80% dei casi. Nel 15%, dopo regolari cure sanitarie, solo il 5% presenta problemi molto gravi e il tasso di letalità è poco sopra il 2% ed in larghissima parte alle preesistenti condizioni morbose di soggetti anziani.

A darne notizia è il ministro della Salute, Roberto Speranza.

“A un basso tasso di letalità corrisponde un tasso significativo di contagio – ha spiegato l’esponente del Governo Conte -, che in presenza di una diffusione incontrollata del virus, potrebbe colpire soprattutto la popolazione più debole e più anziana e sovraccaricare in maniera molto seria i nostri presidi sanitari. Per questo bisogna continuare a fare tutto ciò che è necessario per limitare la diffusione del contagio. Non essendo disponibili al momento farmaci o vaccini per cui comunque la comunità scientifica è a lavoro, l’isolamento dei contagiati è l’unica strada che garantisce efficacemente la riduzione della diffusione del virus. Per questa ragione il lavoro fatto in questi giorni in Italia ha avuto l’obiettivo di isolare i casi positivi e tracciare immediatamente i contatti stretti”.