PHOTO
L’attività di ricerca dei due 22enni scomparsi da Vigonovo, Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, si è ampliata a dismisura tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, in particolare nelle zone in cui, grazie al Targa System, è stata intercettata la targa della Grande Punto nera su cui la ragazza, secondo un testimone, sarebbe stata costretta a salire.
Ed è proprio sull’auto che si concentrano le maggiori attenzioni e in cui risiedono le speranze di trovare entrambi i ragazzi vivi, come spiega ai microfoni di Sardegna Live il criminologo Edoardo Genovese, delegato nazionale di Penelope Lazio, che in questo momento rappresenta Penelope Italia, in quanto sta dando supporto alla famiglia di Giulia e a quella di Filippo.
I FATTI
Dei 2 giovani si sono perse le tracce sabato 11 novembre, quando un giovane vicino a Vigonovo, in provincia di Venezia, ha sentito Giulia gridare e vista salire sulla Grande Punto, che si è poi allontanata velocemente alla guida di Filippo, suo ex fidanzato, Filippo, che l’avrebbe costretta a salire sull’auto.
Secondo quanto appreso, la storia tra Giulia e Filippo si è chiusa ad agosto, ma il ragazzo non lo avrebbe accettato e i due, nonostante la chiusura, non avevano comunque interrotto i rapporti.
I cellulari di entrambi risultano spenti e non ci sono al momento altre segnalazioni sui due giovani. Secondo quanto appreso, la storia tra Giulia e Filippo si è chiusa ad agosto, ma il ragazzo non lo avrebbe accettato e i due, nonostante la chiusura, non avevano comunque interrotto i rapporti.
L’ultimo appuntamento è proprio di sabato scorso. Giulia, secondo quanto finora ricostruito, esce di casa verso le 18 per raggiungere Filippo. La coppia viene vista seduta ai tavolini del McDonald’s intorno alle 20. Alle 22:43, si registra l’ultimo messaggio della 22enne, inviato alla sorella. La domenica il papà di Giulia si reca dai Carabinieri per denunciare la scomparsa della figlia
I MOVIMENTI DELL’AUTO
“Fino alle prime ore dell’alba di oggi, 14 novembre, la Grande Punto è stata intercettata in movimento, e questo è un elemento positivo, così come il fatto che le diverse segnalazioni coincidano tra loro, quindi difficilmente si può trattare di falsi positivi – afferma Edoardo Genovese – Ancora non sappiamo se sull’auto ci siano entrambi i ragazzi, ma la speranza è quella di ritrovarli vivi. Siamo in costante contatto con le forze dell’ordine che stanno svolgendo un lavoro magistrale e potrebbero esserci risvolti da un momento all’altro.”
“È fondamentale focalizzarsi su questa auto e ricordare che è alimentata a metano e il cui cofano presenta diverse evidenti ammaccature causa grandinate – prosegue Genovese – Speriamo che Targ System ci possa restituire eventuali altri movimenti”.
Riguardo le due famiglie coinvolte, il criminologo afferma: “L’appello congiunto è stato recepito molto positivamente, entrambe le famiglie stanno collaborando senza alcuna ostilità e unendo le forze per un fine comune: il ritrovamento di Giulia e Filippo”, conclude Genovese.
Ricordiamo che l’auto è una Fiat Grande Punto targata FA 015 YE, alimentata a metano e con evidenti ammaccature sul cofano. Chi la vedesse contatti immediatamente le forze dell'ordine.
Aggiornamento delle ore 10:30 di venerdì 17 novembre, proseguono le ricerche dei 2 giovani.
Aggiornamento delle ore 12:30 di sabato 18 novembre, trovato il corpo senza vita di Giulia.
Aggiornamento delle ore 10:20 di domenica 19 novembre. Filippo Turetta arrestato in Germania.