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Sono passati cinque giorni dalla scomparsa degli ex fidanzati Giulia Cecchettin, 22enne di Vigonovo, e Filippo Turetta, coetaneo padovano, e la vicenda è ancora avvolta nel giallo.
La targa dell’auto di Filippo è stata registrata nel Bellunese in direzione Dobbiaco e Austria, domenica alle 9:07. Le ricerche si sono così estese anche all'Alto Adige e i vigili del fuoco stanno setacciando la zona delle Dolomiti insieme al soccorso alpino e alla guardia di finanza, che sta sorvolando la zona in elicottero.
Alcune ore fa sono stati ritrovati brandelli di tessuto di abiti femminili sull'argine del fiume Muson a Stigliano, nel comune di Santa Maria di Sala (Venezia). Secondo quanto si apprende da fonti investigative, i pezzi dei vestiti non sarebbero stati associati, almeno per il momento, a Giulia. La procura di Venezia non avrebbe ancora aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di omicidio o istigazione al suicidio.
Le ricerche si concentrano anche nell'area di Fossò (Venezia), dove carabinieri e vigili del fuoco hanno nuovamente perlustrato la zona dove sono state rinvenute tracce di sangue, lunedì mattina. Si attendono le analisi dei campioni prelevati per capire se appartengano a Giulia o a Filippo.
Intanto, i parenti di Giulia avanzano i primi sospetti sulle motivazioni della sconvolgente sparizione. "Pensiamo che Filippo non volesse questa laurea, non voleva vederla andare via, per questo l’ha presa", ha affermato lo zio materno, Andrea Camerotto. Versione confermata anche da Elisa, zia di Giulia: "Filippo non era contento che Giulia si laureasse perché temeva che si potesse allontanare da lui".
La giovane, infatti, avrebbe dovuto discutere la tesi proprio oggi. "Un pensiero particolare va a Giulia, che è scomparsa da alcuni giorni e che avrebbe dovuto oggi sostenere l'esame di laurea. La comunità dei docenti e del personale del Dipartimento si unisce a quella degli studenti, nell'augurio di avere presto lei tra i nostri neolaureati, e divedere anche Filippo raggiungere il traguardo della laurea". Lo ha detto Stefano Tomasin, presidente della commissione di Laurea in Ingegneria biomedica dell'Università di Padova, durante la proclamazione dei laureati del corso frequentato da Giulia Cecchettin e Filippo Turetta.