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"Amore mio, mi manchi già tantissimo, abbraccia la mamma e dalle un bacio da parte mia". Sono strazianti le parole di Gino Cecchettin, papà di Giulia, il cui corpo è stato ritrovato ieri, sabato 18 novembre, nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone, a distanza di sei giorni dalla scomparsa con l’ex fidanzato Filippo Turetta, arrestato in Germania oggi, domenica 19 novembre.
Un uomo umile, semplice, buono, entrato in punta di piedi nei cuori di tutti gli italiani durante questa settimana appena trascorsa che ha lasciato il Paese con il fiato sospeso. Nelle sue parole si percepiva sempre un filo di speranza, quella speranza che tutti avevamo, dissolta definitivamente attorno alle 12:00 di ieri.
Un uomo che in pochissimo tempo ha dovuto affrontare due lutti pesantissimi: quello dell’amatissima moglie Monica, mancata un anno fa a soli 51 anni a causa di un tumore, e ora quello di sua figlia Giulia, strappata con crudeltà e precocemente alla vita proprio mentre costruiva il suo futuro e realizzava i suoi progetti.
Il 16 novembre scorso la 22enne si sarebbe infatti dovuta laureare in ingegneria a Padova e dopo avrebbe dovuto frequentare una scuola di disegno, sua grande passione, per diventare illustratrice di libri per bambini.
Quest’uomo, fragile e forte al tempo stesso, sta attraversando questo momento drammatico con gli altri due figli, Elena e Davide, tutti sempre uniti e dotati di una bontà d’animo e una posatezza fuori dal comune.