Quella di oggi, 1° dicembre, potrebbe essere la giornata delle prime verità sull’omicidio di Giulia Cecchettin.

Il corpo della 22enne, ritrovato sabato 18 novembre dopo che la studentessa era scomparsa una settimana prima, verrà oggi sottoposto all’autopsia presso l’Istituto di Medicina Legale di Padova. Nelle stesse ore, Filippo Turetta, ex fidanzato della vittima e accusato dell’omicidio, verrà interrogato dal Pm di Venezia Andrea Petroni.

Tanti sono i nodi ancora irrisolti su questo drammatico caso, in primis sul numero di coltellate inferte alla vittima che, secondo le prime ispezioni sul cadavere, sarebbero circa una ventina. Si cercherà di stabilire anche quale coltello sia stato utilizzato, considerato che sono state trovate due diverse lame, una da 12 centimetri a bordo dell’auto di Turetta in Germania e una da 21 centimetri trovata nel parcheggio a Vigonovo, dove è avvenuta la prima aggressione alla ragazza da parte del 22enne.

Bisognerà accertare se sono presenti ferite di altra natura, come calci e pugni e se l'aggressore abbia infierito su Giulia quando era ancora viva. Quest'ultimo dettaglio potrebbe portare la Procura a contestare l’aggravante della crudeltà. Nel frattempo l’interrogatorio cercherà di far luce sull’ipotesi della premeditazione.

Fondamentale sarà capire anche quando precisamente Giulia è morta. Le prime analisi sul corpo fanno pensare a un decesso per “shock emorragico”.