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Gli pneumatici in estate: quanto 'pesano' stress termico e usura

Le sollecitazioni alle quali lo pneumatico è sottoposto dipendono molto anche dal carico, dal chilometraggio, dalle condizioni climatico ambientali e da altri fattori

Gli pneumatici in estate: quanto 'pesano' stress termico e usura

Di: Redazione


Gli pneumatici estivi sono un tipo di gomma (principalmente per auto e veicoli a due o più assi) sviluppato e prodotto per essere utilizzato durante i mesi più caldi dell'anno, su fondi stradali prevalentemente asciutti e in presenza di temperature (anche) molto elevate. In altre parole, si tratta di un equipaggiamento in grado di resistere a condizioni di forte stress, nonché ad un utilizzo usurante, senza compromettere la sicurezza alla guida ed altri standard prestazionali. Naturalmente, le sollecitazioni alle quali lo pneumatico è sottoposto dipendono molto anche dal carico, dal chilometraggio, dalle condizioni climatico ambientali e da altri fattori; di seguito, vediamo come le gomme estive riescono a sopportare stress e usura, anche se particolarmente rilevanti.

Le gomme estive possono sciogliersi con il caldo?

La risposta è no. Neanche nelle zone dal clima più torrido la gomma di uno pneumatico rischia di sciogliersi. Il motivo è semplice: il moderno sistema di produzione industriale prevede la vulcanizzazione della gomma, un processo chimico che consiste nell'aggiunta di zolfo, così da rendere la mescola più forte e durevole. Grazie a questo trattamento, è impossibile che la gomma possa separarsi nelle sue componenti iniziali, risultando così estremamente resistente.

Gli effetti delle alte temperature sugli pneumatici

Per quanto 'coriacei', in virtù della minor presenza di silice nella mescola, le gomme estive (e non solo) tendono a risentire delle alte temperature ambientali. Un aspetto che risente sensibilmente della variazione termica è la pressione; tendenzialmente, infatti, un innalzamento o abbassamento delle temperature di 10° Fahrenheit (poco più di 12°) comporta l'aumento o la diminuzione della pressione di gonfiaggio di 1 PSI (Pound per squadre inch, ovvero 'libbre per pollice quadrato'). A ciò va aggiunto come, a prescindere dal clima, le gomme tengano a perdere pressione fisiologicamente, nell'ordine di 1 PSI al mese; ragion per cui, è consigliabile un rapido passaggio in officina per un controllo e, eventualmente, per il ripristino della pressione di gonfiaggio ottimale.

Questo piccolo accorgimento può sembrare trascurabile ma, in realtà, è molto importante; uno pneumatico 'sgonfio', infatti, genera maggior attrito con il fondo stradale. Tale fenomeno, abbinato con le elevate temperature estive, può comportare un innalzamento eccessivo della pressione interna e, al contempo, accelerare il processo di usura del battistrada. Inoltre, un grip eccessivo contribuisce ad aumentare i consumi di carburante e le emissioni prodotte dal veicolo durante la marcia. 

Il consiglio, quindi, è quello di tenere sempre sotto controllo la pressione e di monitorare costantemente il livello di usura del battistrada; la normativa italiana, infatti, fissa una soglia limite ben precisa (1,6 mm), al di sotto della quale lo pneumatico deve essere obbligatoriamente sostituito. Per limitare l'esbrso economico, o valutare un'ampia gamma di opzioni, ci si può affidare anche a rivenditori online specializzati come Euroimport Pneumatici, che consentono di accedere ad un vasto catalogo multimarca per reperire informazioni tecniche e confrontare i prezzi al dettaglio di una determinata categoria di prodotto.

Consigli per gestire al meglio le gomme estive

Vediamo, infine, a cosa prestare attenzione per una corretta manutenzione degli pneumatici estivi:

  • non sottovalutare il sottogonfiaggio della gomma; è opinione comune che il caldo possa 'bilanciare' una pressione di gonfiaggio anche solo leggermente sotto la norma. In realtà non è così; un corretto livello di pressione conferisce a tutti gli elementi interni ed esterni la flessibilità ottimale, grazie alla quale tutto il sistema ruota-gomma è in grado di assorbire adeguatamente le sollecitazioni meccaniche durante le varie fasi di marcia su strada;
  • monitorare costantemente la pressione di gonfiaggio quando si affrontano viaggio lunghi;
  • non 'scaricare' la pressione se il caldo lo ha fatto alzare leggermente: una volta tornati alla temperatura ambientale, le gomme risulteranno sotto gonfiaggio;
  • controllare il grado di usura del battistrada e la presenza di eventuali danni alla gomma; sostituire gli pneumatici prima che la tassellatura raggiunga l'altezza minima consentita per legge.

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