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L’OPERAZIONE DEI CARABINIERI
Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Comando Provinciale di Nuoro, in concorso con i Carabinieri del Comando Provinciale di Sassari, del ROS, del Reparto Investigazioni Scientifiche di Cagliari e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sardegna” di Abbasanta, hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare emesse rispettivamente dai giudici per le indagini preliminari del Tribunale di Nuoro, dott. Mauro PUSCEDDU, e del Tribunale per i Minorenni di Sassari, dott.ssa Maria Stefania PALMAS, su richiesta della Procura della Repubblica di Nuoro e della Procura della Repubblica per i Minorenni di Sassari, a seguito delle indagini condotte dai citati militari per l’omicidio di Gianluca MONNI, avvenuto la mattina dell’8 maggio 2015 ad Orune.
LE INDAGINI
Le indagini, portate avanti incessantemente per più di un anno sotto la direzione dei Procuratori di Nuoro, dott. Andrea GARAU, e della Procura per i minori di Sassari, dott.ssa Elena PITZORNO, hanno consentito di fare luce sia sul grave fatto di sangue, sia sulla scomparsa di Stefano MASALA, il 29enne di Nule di cui si sono perse le tracce proprio dallo stesso giorno dell’omicidio di Monni.
LE PERSONE FINITE IN CARCERE
Nella circostanza sono stati arrestati e tradotti rispettivamente presso l’Istituto Penitenziario per Minorenni di Quartucciu (CA) e presso il carcere di Nuoro:
1. PINNA Paolo Enrico, nato a Ozieri (SS) il 04 gennaio 1998, residente a Nule (SS), celibe, nullafacente (minorenne all’epoca dei fatti per i quali è indagato);
2. CUBEDDU Alberto, nato a Ozieri (SS) l’11 novembre 1995, ivi residente, celibe, allevatore, cugino del Pinna,
in quanto ritenuti responsabili in concorso:
· dell’omicidio premeditato e per futili motivi del minorenne Gianluca MONNI;
· del porto e della detenzione illegali di un fucile cal. 12, utilizzato per l’omicidio;
· del sequestro di persona a scopo di rapina e dell’omicidio premeditato di Stefano MASALA;
· della distruzione del cadavere (allo stato ancora non rinvenuto) di Stefano MASALA,
· dell’incendio della vettura di Masala, utilizzata per compiere l’omicidio di Monni;
· della calunnia nei confronti di Masala;
· solo PINNA, anche della ricettazione, della detenzione e del porto illegale di una pistola, della molestia nei confronti della fidanzata di MONNI, della minaccia con la predetta arma nei confronti del predetto e di maltrattamenti in famiglia nei confronti della propria madre.
3. ZAPPAREDDU Antonio, nato ad Ozieri