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“La mia vita è cambiata ovviamente perché ho vissuto cercando di elaborare quello che era successo, però ho voluto reagire e così ho fatto. Sono stata aiutata da tante persone, tanti amici. Il primo periodo l’ho passato in ospedale e poi mi sono ritrovata ad affrontare quel momento trascinata da una corrente che, a differenza di quella che avevo subito durante l’alluvione, era una corrente buona. Ho fatto solidarietà, sono andata a Genova per aiutare chi aveva subito le stesse mie disgrazie e piano piano ho reagito”.
Enzo Giagoni ha lasciato così il suo spazio naturale e vitale a Carla Baffi, una donna oggi libera e consapevole.
Qualche giorno fa sulle pagine de La Nuova Sardegna ha voluto raccontare la sua storia, condividendo e mostrando la sua parte più intima e più profonda. Quella che un tempo era un groviglio di emozioni dolorose, ma che oggi si traduce in un respiro d’amore, per se stessa.
Abbiamo contatto Carla e con lei abbiamo parlato di come la sua vita è cambiata da quel terribile 18 novembre 2013, quando perse la moglie, Patrizia Corona, e la sua piccola Morgana a seguito dell'alluvione 'Cleopatra'.
Cosa ricorda di quel giorno?
“E’ un ricordo di disperazione. Non sono riuscito a salvare Morgana e Patrizia. Ci siamo ritrovati in mezzo a un fiume d’acqua. La macchina non rispondeva più ai comandi perché galleggiava e poi siamo finiti nel canale. Ho tentato di tirarle fuori dall’auto aprendo il mio sportello perché il loro era impossibile da aprire, ma purtroppo la bomba d’acqua arrivata poi dall’alto ha fatto sbalzare me fuori dalla macchina e loro se l’è portate via. Io poi ho cercato di farla finita perché sapevo che erano morte, sono stata convinta da una bugia che loro erano state salvate e un vicino mi ha tirato fuori dal canale.
Chi era Enzo Giagoni e chi è Carla Baffi?
“Enzo Giagoni è sempre stata Carla Baffi però ovviamente Carla Baffi veniva nascosta perché pensavo di proteggere gli altri. Carla esiste da quando io avevo sette anni. Ma non volevo farla vedere perché chi la vedeva soffriva quindi per proteggere gli altri ho nascosto e ucciso tante volte Carla Baffi. Fino a quando ho deciso realmente chi ero. Io mi sono sempre sentita donna in un corpo sbagliato. Quindi Carla Baffi è nata e Enzo Giagoni le ha lasciato lo spazio. Enzo Giagoni c’era per proteggere gli altri, lei ora c’è per proteggere se stessa”.
Perché ha voluto raccontare la sua storia?
“Si sapeva chi era Carla, però tutti forse erano portati ad avere un’idea sbagliata, a collegare l’alluvione con al fatto che Enzo Giagoni aveva deciso di cambiare sesso. Non era così. Io ho voluto fare l’articolo proprio per far capire che sono due cose che si scindono completamente l’una dall’altra. Carla Baffi c’è e c’era giù da quarant’anni. Quindi ho iniziato il mio percorso di transizione seguita a Roma e ho voluto far partecipi tutti di questa cosa perché sentivo giustamente anche se uno si vuole fare la sua idea deve sapere quale è la sua realtà poi se vuole continuare a farsi un’idea sbagliata va bene però la realtà delle cose è un’altra e io l’ho voluto spiegare. E questo mi ha fatto essere ancora più serena e felice di quello che ero prima, oltre ad avermi dato molta forza”.
Qual è il messaggio che vuole fare arrivare a tutti?
“Con il fatto di aver portato alla luce e di aver fatto nascere e volare Carlo Baffi spero di essere di aiuto alle persone che mi hanno manifestato il loro desiderio di essere ciò che sono. Ma hanno paura di affrontare la società, le amicizie, la famiglia o le persone che fanno parte del loro posto di lavoro. Io spero di avere la possibilità di aiutare queste persone, far capire che bisogna essere se stessi, sentirsi libere di essere ciò che siamo. Nel bene e nel male affrontare la propria sessualità, la propria natura di uomo o donna che sia ti aiuta, ti libera. Poi la famiglia, gli amici, i colleghi, la società in ogni caso avranno la possibilità di valutare e farsi una propria idea. So benissimo che le persone che mi vogliono bene continuano a volermene anche adesso. Anzi, ti dirò che ho conosciuto persone che mi hanno dimostrato di volermi bene”.
Oggi come sta Carla Baffi?
“Da una settimana sto anche meglio. Sono felice, serena, determinata, propositiva, pronta ad affrontare il suo percorso di transizione, la sua cura ormonale. E quando sarà il momento affrontare il discorso che riguarda la procedura per ottenere l’autorizzazione da parte del tribunale per il cambio di generalità. Affronterà tutto con serenità perché sono consapevole di essere una donna molte forte”.